Uno pugliese, l’altro veneto; uno (apparentemente) burbero e irascibile, l’altro bonario e sorridente; uno che in televisione ci sta spesso, l’altro che, negli ultimi 30 anni ha rifiutato diverse proposte «perché sembra che in Italia, per far ridere, bisogna essere stupidi o volgari» e che ha «accettato con entusiasmo di fare questo film perché non è né l’uno né l’altro». I due attori sono Lino Banfi e Lino Toffolo, nuova coppia della fiction televisiva, e la miniserie in questione è Scusate il disturbo, due puntate in onda su Raiuno domani e lunedì 23 marzo, in prima serata. Nella fiction Banfi e Toffolo interpretano rispettivamente Antonio e Peppino, italiani immigrati in Argentina, amici da sempre che, giunti all’età della pensione dopo una vita di lavoro, si trovano ad affrontare problemi assolutamente imprevisti: Peppino viene colpito dall’Alzheimer mentre Antonio deve fare fronte al fallimento lavorativo ed economico del figlio Guido (Blas Roca Rey) che è costretto ad accogliere in casa con moglie (odiosa) e figlio adolescente al seguito. La vita all’interno della casa nel quartiere italiano di Buenos Aires, troppo piccola per tutti e quattro, si fa rapidamente difficile e Antonio sceglie di allontanarsene, seguendo in una casa di riposo l’amico Peppino che, nel frattempo, si è ammalato. «Conosco Lino da tanti anni, da quando abbiamo lavorato insieme nel programma Risatissima. Quando si è dovuto pensare ad un attore per il ruolo di Peppino, mi è sembrato l’unico adatto» racconta Banfi. E la sua scelta ha rapidamente convinto tutti (dal produttore della Grundy Roberto Sessa al regista Luca Manfredi) che per l’inedita coppia è già in scrittura un’altra miniserie, a metà fra I ragazzi irresistibili e Tre uomini e una culla, con i due Lino, costretti ad una difficile convivenza e perennemente in lite tra loro, che si ritrovano loro malgrado a doversi occupare di una bambina lasciata nel loro appartamento. Tornando a Scusate il disturbo, Banfi riprende: «È bello poter affrontare in una fiction temi importanti e significativi. Qui ce ne sono diversi: l’immigrazione, la paternità, la vecchiaia, la ma-lattia ». Di progetti lavorativi Banfi ne ha parecchi in questo periodo: ha appena finito di girare il film Maria, non gli piace in Germania («Interpreto un pugliese emigrato in Germania che deve organizzare in Italia il matrimonio della figlia con un tedesco») e potrebbe presto ripetere l’esperienza: «Sono interessati quelli della Fox, sono persino venuti in Italia a conoscermi».