Una App per combattere meglio la battaglia conto l’Alzheimer. È @lzheimer ed è stata pensata come un’app per la solidarietà' da ICT Innovation Scouting and Execution di UniCredit. Questa applicazione, disponibile per Smartphone e Tablet, offre gratuitamente servizi informativi e strumenti interattivi per mantenere in esercizio la mente del paziente, monitorare l’andamento della malattia, raccogliere dati clinici e storie personali.
L’applicazione consente inoltre di effettuare donazioni, con modalità diverse e secondo le proprie disponibilità, per finanziare l’apertura di nuovi Alzheimer Caffé o devolverle a favore degli Alzheimer Caffè già presenti in diverse città italiane, luoghi dove le persone affette da questa malattia possono incontrarsi, socializzare e fare attività capaci di contrastare l’avanzare della malattia. L’obiettivo di questa App è, quindi, contribuire a semplificare la vita delle persone che si trovano a confrontarsi con la malattia e ne soffrono, ma soprattutto chi sta loro accanto.
L'applicazione @lzheimer sarà scaricabile gratuitamente dall’App-store di Apple: https://itunes.apple.com/us/app/lzheimer/id915730060
Secondo il professor Giuseppe Longo, dell’Università Bocconi, in Italia sono circa 2,3 milioni le persone non autosufficienti, di cui circa 270mila nella sola Lombardia (pari a circa il 18% della popolazione con più di 65 anni). Il 20% è assistito da strutture pubbliche, il 40% circa da badanti e il restante 40% non risulta avere alcuna protezione.
Le persone affette da demenze senili, in larga misura Alzheimer, in Lombardia sono, secondo altre fonti, stimabili in circa un terzo, ovvero in circa 120.000 unità, delle persone non autosufficienti, di cui circa la metà residenti nella futura Città metropolitana. L’esperienza dimostra, inoltre, che nella gestione di un malato di Alzheimer una sola badante è del tutto insufficiente, con un costo annuale per la famiglia che può arrivare anche a 25.000 euro.
Gli Alzheimer Caffè si contraddistinguono per l’assistenza a tutto tondo in favore di chi è colpito dalla malattia fornendo aiuto ai malati e ai loro familiari rendendo fruibili diversi servizi di sostegno di cui necessitano. Il bisogno sociale cui gli Alzheimer Caffè vogliono rispondere non si ferma, infatti, alle necessità del malato, ma abbraccia anche quelle dei suoi familiari, che si trovano ad affrontare, oltre al carico pratico ed economico dettato dalle esigenze dell’assistenza, anche oggettive difficoltà psicologiche dovute al progressivo decadimento fisico e cognitivo dei propri congiunti.