Mick Jagger la star più attesa sul red carpet è il primo artista a sostenere i giovani ambientalisti che occupano il red carpet pubblicamente in conferenza stampa del film "The Burnt Orange Heresy" che chiuderà stasera la Mostra del cinema di Venezia. "Dovrebbero protestare ancora più forte. Negli Stati Uniti abbiamo un grande problema con Trump che ha cancellato le politiche a favore dell'ambiente. Stanno distruggendo il pianeta e io sto dalla parte dei ragazzi che protestano sul red carpet è anche altrove". Anche Donald Sutherland, che recita accanto a lui nel film aggiunge. "Ho sentito che questi giovani protestano anche a favore dei migranti. E fanno bene. Anche in Inghilterra la politica sta distruggendo tutto. A 85 anni posso dire che a questi ragazzi dobbiamo lasciare un altro mondo". Nel frattempo gli oltre trecento manifestanti che dall'alba di oggi avevano occupato il red carpet della Mostra del cinema di Venezia, hanno volontariamente lasciato il tappeto rosso "per evitare qualunque scontro con le forze dell'ordine" e in attesa di dirigersi alle 17 al Palazzo del Cinema.
“Non ce l’abbiamo con la Biennale, ma non ci muoveremo di qui fino a quando le istituzioni non ci ascolteranno e ci daranno modo di lanciare il nostro messaggio dalla Mostra del Cinema” aveva spiegato in mattinata Chiara Buratti del comitato no grandi Navi di Venezia al microfono di fronte ai 500 ragazzi di varie associazioni ambientaliste provenienti da tutta Europa che hanno occupato da questa mattina alle 5.30 il red carpet del Palazzo del Cinema della 76ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che questa sera consegnerà il Leone d’Oro ai vincitori dalla Sala Grande. Almeno se si troverà una soluzione.
Per le 17 inoltre sono attesi almeno altri 500 ragazzi nel corteo per l’ambiente che partirà da Santa Maria Elisabetta al Lido per arrivare fino al Palazzo del Cinema. “Quello che chiediamo da parte della Biennale è un po’ dei riflettori che vengono dedicati alle star, anche per i problemi dell’ambiente per cui noi giovani stiamo lottando pacificamente” dice ad Avvenire Chiara Buratti del Comitato No grandi Navi a nome degli altri attivisti climatici, a partire dal movimento “Friday “Oggi vogliamo dire al mondo che la nostra è una battaglia unica qualunque sia la grande opera, il disastro ambientale la devastazione che viene portata avanti nei territori per noi ha una stessa identica matrice: il modello di sviluppo che ci viene proposto e che i giovani di Friday for future (il movimento lanciato da Greta Thunberg che aderisce alla manifestazione) ci hanno insegnato nell’ultimo anno va assolutamente fermato e cambiato”.
Il numero delle forze dell’ordine, già consistente in questi giorni, è stato rinforzato e decine di uomini hanno circondato il red carpet che da stasera alle 18 dovrebbe vedere sfilare le star internazionali fra cui l’attesissimo Mick Jagger per il film “The Burnt Orange Heresy”. La manifestazione, comunque, si sta svolgendo in modo pacifico. I giovani questa mattina hanno sfondato all’alba una delle bariere di ingresso all’area della Mostra del Cinema di Venezia ed hanno occupato il red o. I manifestanti (aderenti alle più diverse sigle ambientaliste europee), quasi tutti con le tutte bianche di carta che contraddistinguono il movimento, hanno portato sul tappeto rosso striscioni e manifesti con cui hanno coperto i loghi della Mostra, oltre ad una gran quantità di bandiere con la scritta "No Grandi navi". Gli slogan usati dai manifestanti sono quasi tutti di natura ambientalista e a favore degli immigrati alcuni sono scritti su cartelli e striscioni: "Il pianeta sta bruciando", "Giustizia climatica adesso", "Trivelle zero", "Dalla terra dei fuochi ai cambiamenti climatici", "Stop biocidio", "Respect existence or aspect resistence", "Siamo la natura che si difende", "Immigrati - con denaro turisti, senza denaro illegali". "Anche diverse decine di attivisti napoletani stanno partecipando all’occupazione del red carpet del Palazzo del Cinema del Lido, allestito in occasione della 76 esima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia". Lo riferisce, in una nota, ’Stop biocidio’, piattaforma del coordinamento di comitati, attivisti e cittadini contro il biocidio, la devastazione ambientale, i roghi, affermando poi che "dalla terra dei fuochi ai cambiamenti climatici è il momento di agire subito, abbiamo bisogno di politiche serie che si occupino della tutela dell’ambiente, della salute e del futuro delle persone".
(video e immagini di Angela Calvini)