martedì 7 febbraio 2017
Con le sue riflessioni fra letteratura e filosofia Tzvetan Todorov ha affrontato i temi cruciali della storia contemporanea. Di origine bulgara, è morto stanotte a Parigi. Aveva 77 anni
Tzvetan Todorov (1939-2017)

Tzvetan Todorov (1939-2017)

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È morto nella notte a Parigi il pensatore di origine bulgara Tzvetan Todorov. Aveva 77 anni e dal 1963 viveva a Parigi, dove è stato fra l'altro direttore del Centro di ricerca sulle arti e il linguaggio. Formatosi nell'ambito del formalismo russo, Todorov aveva progressivamente allargata il raggio dei propri interessi affrontando anzitutto i temi della letteratura fantastica e concentrandosi poi, nella fase più matura della sua riflessione, sugli eventi cruciali della storia del Novecento, riletti alla luce di una profonda visione morale. Nel 2010 era stato il primo vincitore del premio Giuseppe Bonura per la critica militante, assegnato da Avvenire nell'ambito del Salone del Libro di Torino. «Essendo oggetto della letteratura la stessa condizione umana aveva dichiarato in quell'occasione - chi la legge e la comprende non diventerà un esperto di analisi letteraria, ma un conoscitore dell'essere umano. Quale migliore introduzione alla comprensione dei comportamenti e dei sentimenti umani, se non immergersi nell'opera dei grandi scrittori che si dedicano a questo compito da millenni?»- Fra i suoi libri, pubblicati in Italia principalmente da Garzanti, ricordiamo Memoria del male, tentazione del bene (2001), La letteratura in pericolo (2008), La paura dei barbari (2009) e il recente Resistenti (2016), una serie di ritratti di personalità che, in maniere diverse, si sono distinte nella difesa della giustizia. «A volte - aveva affermato in un'intervista ad Avvenire - si ha l'impressione che figure così risolute siano in qualche modo il prodotto di situazioni estreme: guerre, rivoluzioni, dittature. Ci si illude che il sistema democratico in cui viviamo escluda la necessità di prendere posizione, ma non è così. Anche in democrazia occorre vigilare perché i diritti di tutti siano rispettati».


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