mercoledì 3 ottobre 2012
​C'è un impegno del governo ad anticipare i decreti attuativi perché alle prossime elezioni possa essere applicata la norma sull'ineleggibilità dei candidati con sentenza passata in giudicato. Lo ha confermato il ministro Patroni Griffi.
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"C'è un impegno del governo ad attuare la delega in tempo utile perchè possa essere applicata alle prossime elezioni". Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, interpellato sulla richiesta di anticipare i decreti attuativi che rendono operativa la norma sull'ineleggibilità dei condannati con sentenza passata in giudicato.La richiesta è stata avanzata, in Senato, dalla capogruppo Pd in commissione Giustizia, Silvia della Monica, che ha presentato un emendamento al ddl corruzione perché i decreti vengano approvati entro un mese e non entro un anno. Né è da escludere, si apprende, che l'emendamento possa poi essere convertito in ordine del giorno.Il governo sarebbe orientato dunque a dire di sì senza però indicare una tempistica così precisa, ma in ogni caso in "tempo utile" per le prossime elezioni politiche, la cui scadenza naturale è per la primavera prossima.La legge delega che è parte del ddl corruzione stabilisce che il governo deve adottare, "entro un anno" dalla data di entrata in vigore, un decreto legislativo di attuazione con un un testo unico della normativa in materiadi incandidabilità alla carica di membro del Parlamento europeo, di deputato e senatore della Repubblica, diincandidabilità alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali e di divieto di ricoprire le cariche di presidente e di componente del consiglio di amministrazione dei consorzi, di presidente e di componente dei consigli e delle giunte delle unioni di comuni, di consigliere di amministrazione e di presidente delle aziende speciali.Alla Camera era passato un ordine del giorno dell'Italia dei Valori che impegnava il governo ad approvare nel giro di quattro mesi la disciplina delle incandidabilità per i condannati con sentenza definitiva, a causa di gravireati.La capogruppo del Senato ha calendarizzato per mercoledì 10 il disegno di legge anticorruzione con la formula "ove concluso" l'esame in commissione. Questo vuol dire che l'approdo in aula potrebbe anche slittare di qualche giorno se le commissioni Affari costituzionali e Giustizia avessero bisogno di più tempo.
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