giovedì 12 aprile 2012
​Il governatore del Veneto: "Una macchia sporca la Lega, punizioni esemplari per chi ha sbagliato»
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«Oggi un’insopportabile patina sporca la Lega. Una macchia, un sospetto che va spazzato via senza perdere nemmeno un secondo di tempo...». Luca Zaia ripete quelle prime parole a voce bassa. Poi cambia tono e scandisce la promessa: «Chi ha sbagliato pagherà, lo dobbiamo alla nostra gente. A quella gente che mercoledì notte a riempito il palazzetto di Bergamo. Li ho guardati i nostri militanti e ho capito quello che si aspettano: non è possibile costruire una credibilità sul rigore e poi non essere rigorosi quando si tratta di fare i conti con i propri errori. E allora le violazioni saranno punite in maniera esemplare e senza guardare in faccia a nessuno». Il presidente del Veneto parla per fare chiarezza. Sul futuro della Lega. E anche sul suo personale. Zaia candidato a prendere il posto di Bossi? Il governatore sorride: «Il mio è un no inamovibile. Lo è oggi e lo sarebbe anche domani. Lo sarebbe anche di fronte a una richiesta della base e di Bossi. Io a Umberto devo tutto, ma direi no anche a lui. Perchè il consenso della Lega si costruisce nelle amministrazioni e sarebbe un errore imperdonabile non rendersene conto. Mi creda: il problema Zaia segretario della Lega non esiste perchè Zaia ha fatto un patto con il Veneto che rispetterà fino all’ultimo giorno».Allora resta Roberto Maroni?I leader lo scelgono i militanti e oggi i militanti ripetono solo due nomi: Umberto Bossi e Roberto Maroni. Se c’è Bossi il problema è risolto: anche Maroni è stato chiaro, anche lui ha spiegato che se il capo si candida lui sarebbe il primo a votarlo. Ma se Bossi non c’è allora Bobo ha tutte le carte in regola per guidare il partito. E Zaia sarebbe felice di stargli vicino. La Lega pagherà un prezzo alle amministrative di maggio?La Lega dei sindaci, degli amministratori, non c’entra nulla con le vicende del tesoriere Belsito e di Rosy Mauro. Lo grideremo ai cittadini. Lo ripeteremo, in mille modi e in mille sedi: la Lega non è il partito dei corrotti e nessuna caccia alle streghe verrà accettata. Crede che capiranno?Sì, capiranno: un vero elettore della Lega non abbandona il suo partito in questo momento. Certo la base pretende pulizia e ha ragione. Ma la pulizia verrà fatta. Maroni, Calderoli e Manuela Dal Lago stanno già lavorando per arrivare al congresso con delle risposte. Sapremo spiegare chi sono i responsabili e come verranno puniti. È l’unica strada possibile e sarebbe sciagurato pensare di non fare tutte le verifiche in tempi rapidissimi. Sa, non ci vuole un premio Nobel per capire se lo scontrino era tuo o del partito... Lo accerteremo e chi ha sbagliato pagherà. Ripeto: è una cosa che dobbiamo alla nostra gente, al nostro popolo che anche in momenti così difficili continua a paga le tasse.Governatore cosa c’entrano le tasse?Il finanziamento ai partiti è frutto delle tasse pagate dei cittadini. E i cittadini hanno ben chiaro che quello che finisce nelle casse del partito è denaro pubblico. Ma vado avanti: la gente fa sacrifici incredibili per reagire alla crisi e noi abbiamo il dovere di fare altrettanto. E allora via il finanziamento pubblico. Aboliamolo preoccupandoci solo di una cosa: l’accesso alla politica sia comunque garantito a tutti. E dunque?Dico due cose. Va fissato un tetto di spesa per le campagne elettorali. E va regolamentato il finanziamento privato. Bisogna capire e valutare opportunità e rischi. E ragionare sui tanti interrogativi. Uno su tutti: il privato preferisce sempre finanziare chi è destinato a vincere... Capisce che cosa voglio dire?Senza il finanziamento pubblico e con limitati fondi privati come sarebbe la campagna elettorale?Sobria. La Lega ha conosciuto il ciclostile, il porta a porta. La nostra storia è questa: le sezioni, la militanza... Io attacco ancora i manifesti, preparo ancora la colla nei bidoni. E tanti parlamentari fanno lo stesso. Siamo il partito del popolo e non abbiamo paura a dire basta a campagne elettorali sempre più costose. La gente è stremata dalla crisi e noi abbiamo il dovere di dare l’esempio. Facciamolo subito perchè il vento dell’antipolitica soffia forte e la colpa è anche nostra: i partiti hanno tradito le aspettative della gente e ora, sul finanziamento, hanno davvero un’ultima occasione.Quali provvedimenti verranno presi verso Rosy Mauro?Bossi le ha chiesto un passo indietro e lei avrebbe dovuto obbedire. Non l’ha fatto e ha sbagliato, ma ognuno risponde alle proprie idee, alla propria coscienza e a quello che sa.Esclude a livello locale nuove ruberie?Non sono innocentista, ma dico che a tutti va data la possibilità di spiegarsi ed, eventualmente, di dimostrare le proprie ragioni e di raccontare le propria verità. Poi un’annotazione: fare il sindaco, fare l’amministratore è una missione. Non ci sono soldi. Non ci sono prime pagine. E anche io faccio sempre più fatica a trovare candidati.A tredicimila euro al mese? Io non ci credo.In Veneto abbiamo tagliato gli stipendi del 25 per cento. E poi siamo l’unica regione che dopo quarant’anni ha un nuovo statuto. Abbiamo ridotto il numero dei consiglieri regionali da 60 a 50. Eliminato i vitalizi. Abbiamo bloccato - su mia richiesta - il numero dei mandati di presidente e assessori: non più infiniti; soltanto due, massimo due. E poi abbiamo abolito il listino e così la prossima volta se vuoi che un consigliere venga eletto devi scrivere il suo nome e cognome. Pensi se Monti avesse fatto come in Veneto...Lo slogan "Roma-ladrona" è anche lo slogan di Luca Zaia?Sì, ma "Roma-ladrona" non è la Roma dei romani. "Roma-ladrona" è il sistema che ha tradito la Costituzione. Einaudi era un federalista autentico, ma i Palazzi romani hanno gestito la Costituzione in maniera centralista e hanno rubato il federalismo al NordA Bergamo molti hanno strillato secessione...Il federalismo unisce il Paese; negarlo significa correre il rischio di amplificare divisioni e scavare solchi. La vera soluzione non è preoccuparsi dei cori è spingere decisi sul federalismo. Che poi è la vera soluzione anche per sistemare i conti del Paese: 1900 miliardi di debito pubblico non si riducono rincorrendo i tassisti con le liberalizzazioni... Ma mi faccia citare ancora Einaudi. Lui diceva: il Risorgimento sarà finito quando tutti avranno la loro autonomia; beh il Risorgimento non è finito ancora.Che farà la Lega alle amministrative?Io ho corso da solo anche nel 2002 quando eravamo al governo con i ministri... Vinsi con il 64 per cento. La Lega in questa fase deve essere responsabile ed evitare di fare politica parlando contro gli ex alleati. Deve solo parlare del progetto politico. E avere il coraggio di correre da sola. Quando il gioco si fa duro è giusto che i duri scendano in campo. Ripeto: da soli. Senza l’alibi delle alleanze. Pronti a sottoporsi al giudizio dei nostri elettori.

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