La notizia della morte di Giovanni Lo Porto e dell'ostaggio americano Warren Weinstein è stata comunicata da Barack Obama a Matteo Renzi "il 22 aprile sera", dopo "verifiche durate tre mesi a causa delle difficoltà di accesso alla zona di guerra". Queste le spiegazioni fornite dal ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in un'informativa alla Camera sull'uccisione del cooperante italiano deceduto a gennaio nel bombardamento di un drone Usa nel Punjab, regione del Pakistan al confine con l'Afghanistan.Il governo americano, ha spiegato Gentiloni in un'Aula quasi deserta che ha osservato un minuto di silenzio per il 39enne siciliano, "ha confermato che non vi erano informazioni in base alle quali si potesse prevedere che ci fossero i due ostaggi occidentali" nel compound colpito dal bombardamento. Il titolare della Farnesina ha ricordato Lo Porto come "un volontario generoso ed esperto nella cooperazione internazionale" che "ha vissuto dedicandosi agli altri".L'ultima prova che Lo Porto fosse in vita risaliva "allo scorso autunno", poi le azioni militari nell'area di confine tra Afghanistan e Pakistan si sono fatte "sempre più frequenti", ha spiegati il ministro. "Tali azioni hanno reso ancora più complessa l'attività di acquisizione" di informazioni sul terreno. Attività come quella di Lo Porto, "fanno onore all'Italia" e il governo "farà tutto il possibile per soccorrere i nostri connazionali rapiti e sottrarli ai sequestratori, come fatto negli anni passati e come si sta facendo per padre Dall'Oglio in Siria e Ignazio Scaravilli in Libia". Gentiloni ha poi comunicato che "sull'intera vicenda è stata aperta una inchiesta della magistratura". Gli scranni vuoti, immortalati da foto e video, sono state duramente stigmatizzati dalla presidente della Camera: "La scarsa partecipazione di deputati a sedute con informative chieste al governo denota mancanza di correttezza sul piano istituzionale e reca una grave lesione all'immagine della Camera", ha scritto Laura Boldrini in una lettera ai capigruppo di Montecitorio. In serata il premier Matteo Renzi, in un'intervista a Otto e mezzo su La7, ha confermato che "la certezza che i due corpi fossero quelli dei due cooperanti noi l'abbiamo avuta mercoledì e credo che anche gli americani l'abbiano saputo mercoledì". Una risposta indiretta al New York Times, che oggi offre una ricostruzione diversa dell'accaduto: secondo il quotidiano, Obama sapeva dell'uccisione dell'italiano quando ha incontrato Matteo Renzi a Washington venerdì scorso, ma non gli ha detto niente e invece lo ha chiamato solo mercoledì per avvertirlo. Il Nyt cita fonti ufficiali. "Gli americani - ha continuato Renzi - sono responsabili di quello che è accaduto, non era un blitz di cui gli Usa ci dovevano informare ma un errore tragico, drammatico. E gli americani ce l'hanno detto quando c'era la certezza di quanto accaduto, sono stati corretti".
Il Nyt : ritardo nella comunicazione della morte del cooperante. Renzi nega: America corretta. Il ministro Gentiloni riferisce a un'Aula semideserta (foto Ansa). Obama ci ripensa sui droni.
La morte ingiusta di un uomo giusto di Marco Tarquinio
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