Quelle che arrivano da Parigi «sono notizie terribili perché laddove c’è violenza sono sempre notizie terribili: in questo caso la crudeltà è maggiore perché ci sono vittime. Si tratta anche di un attentato programmato, quindi la crudeltà se possibile è anche maggiore. Evidentemente questo deve far riflettere tutti sulla vigilanza che bisogna avere: vigilanza sulla formazione, vigilanza nella condanna». Lo ha affermato monsignor
Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, a margine di una conferenza stampa questa mattina a Firenze, in riferimento all’attentato al settimanale Charlie Hebdo. «Grazie a Dio – ha proseguito Galantino - da tutte le parti c’è stata condanna di quanto è successo perché anche il silenzio, anche il distinguere potrebbe configurarsi come una sorta di appoggio. Ma a questo tipo di crudeltà non esistono appoggi o spiegazioni che si possano dare, sono soltanto atti vandalici, crudeli e basta». Interpellato dai giornalisti sugli atti di violenza che negli ultimi tempi sono stati compiuti in diversi paesi del mondo contro chiese e comunità cristiane, il segretario della Cei ha risposto: «Non derubricherei questi atti come attacchi alla Chiesa. Sono attacchi alle persone, alla libertà delle persone, attacchi alla convivenza tra i popoli. È evidente che poi in momenti diversi gli obiettivi di questa malvagità possono essere diversi: in alcuni casi è la Chiesa, è il cristianesimo». Con questi atti, ha proseguito, «Prima di tutto viene minato il tentativo di far vivere insieme le persone, quali che siano le loro origini. In alcuni casi poi ad essere messo in crisi, ad essere messo in croce è il dialogo interreligioso, è la libertà religiosa».