mercoledì 8 maggio 2024
Ylenia Mellaro racconta la sua storia ad "Avvenire": «Il rischio era che il mio cuore non reggesse il peso di un bambino, alla fine non ne ho sostenuto uno ma due»
Ylenia Mellaro con i suoi due bambini

Ylenia Mellaro con i suoi due bambini - Foto Ospedale Bambino Gesù

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«In parole povere ho un mezzo cuore», con il suo piglio romano Ylenia Mellaro rende subito chiaro cioè che il linguaggio medico chiama Atresìa della tricuspide. È nata, cioè, senza il ventricolo destro. Ha 34 anni, fa l’oculista, è spostata e ha due bambini. Ma quella caratteristica, quel “mezzo cuore”, la rende unica al mondo. O quasi. Ci sono solo altre tre mamme con gemelli che hanno la sua stessa condizione. «Non so in quale parte del mondo siano, ma so di essere l’unica in Italia – e ridendo aggiunge –, quindi il mio primato ce l’ho, non me lo toglie nessuno». Insomma, se tutte le mamme sono speciali, lei lo è ancora di più. E per questo, proprio in occasione dell’avvicinarsi della Festa della Mamma, il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana ha voluto premiarla nel suo ufficio a Montecitorio: «È una famiglia bella, serena e giovane con due gemelli bellissimi: che sia la festa di questa mamma in particolare, ma poi di tutte le mamma».

Mellaro è felice ed emozionata. «Proprio non mi aspettavo un riconoscimento di questo tipo», ammette raggiante. È grata per il premio, ma soprattutto per i suoi figli. Data la sua cardiopatia congenita, quando aveva solo quattro anni si è dovuta sottoporre a un’operazione per costruire un sistema di circolazione alternativo, chiamato di Fontan, in modo che il sangue dalle vene cave sia portato direttamente ai polmoni senza passare dal cuore. «Con la mia condizione non ho mai potuto fare grandi sport, e ho sempre tenuto in allenamento il mio cuore con attività molto blande. Avere una gravidanza era praticamente impossibile», racconta Mellaro.

Come spiega l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, che ha seguito la neomamma fin da piccola, «in caso di cardiopatie congenite così complesse, la gravidanza sottopone l’intero organismo a stress e rischi maggiori aumentano volume del sangue e attività cardiaca; organi come fegato, reni e intestino possono andare in sofferenza».

«Il rischio – prosegue Mellaro – era che il mio cuore non reggesse il peso di un bambino, eppure alla fine non ne ho sostenuto uno ma due». Scioglie l’emozione in una risata di gioia: quel mezzo cuore, alla fine, sette mesi fa, ha dato vita ai suoi due gemelli, Giulia e Flavio. «I tanti no che ci hanno detto e la sofferenza ci hanno portato a combattere». Parla a nome suo e di suo marito, Federico D'Alessandro. Era al suo fianco mentre veniva premiata per il suo coraggio dal Presidente Fontana. Esattamente come le è accanto da quasi 18 anni. «Ci siamo conosciuti che eravamo molto giovani, a 17 anni. Avevamo una comitiva di amici in comune. Ora siamo sposati da tre anni». Il loro legame è stato più forte delle difficoltà. «Prima di rimanere incinta, ho dovuto affrontare un percorso di un anno e mezzo insieme alla mia cardiologa, la dottoressa Palmieri del Bambino Gesù di Roma», spiega Mellaro. «Il mio corpo poteva reagire bene come male. Sapevo i rischi a cui andavo incontro, ma volevo tanto essere madre».

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