Nel dibattito suscitato sul caso del libro osceno fatto leggere ai ragazzi di 14-16 anni al liceo classico Giulio Cesare di Roma interviene anche il professor
Alberto Gambino, direttore del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università Europea di Roma. Il professore ricorda che “la scuola contribuisce all’acquisizione delle competenze, ma compito educativo primario è dei genitori.
“Il rapporto tra compito educativo dei genitori e missione degli istituti scolastici si regge su un rapporto fiduciario delicato e condiviso, che richiede la costante compartecipazione delle famiglie ogniqualvolta si verta su contenuti pregni di valenze morali, fondamentali nella definizione della personalità degli studenti - spiega Gambino -. L’obiettivo dell’educazione è la formazione della persona, che spetta in via primaria ai genitori, per disposizione dell’art. 30 della Costituzione italiana, mentre alla scuola spetta la somministrazione di competenze legate a discipline specifiche, ma non i contenuti valoriali ed etici che rimangono in capo alle famiglie”.
“Per questo – osserva ancora il direttore del Dipartimento umanistico dell’Università Europea di Roma – ogniqualvolta gli insegnanti ritengano utile proporre contenuti culturali che esulano dalle competenze e dai programmi definiti dal Dipartimento per l’Istruzione, lo devono necessariamente concordare con i genitori degli studenti: è questo il modo in cui si realizza il circolo virtuoso della comunità educativa”.