La Food and Drug Administration (Fda), l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione di alimenti e farmaci, ha deciso di modificare le indicazioni del farmaco più usato nel Paese per indurre l’aborto. La decisione, che renderà più ampio e meno costoso l’accesso al mifepristone, uno steroide commercializzato come Mifeprex (conosciuto anche come RU-486), asseconda i desideri dei movimenti abortisti e avrà senza dubbio ripercussioni politiche, soprattutto in questo anno elettorale.
I cambiamenti annunciati riducono da tre a due le visite che le donne gravide devono compiere presso un medico durante la somministrazione della pillola nella maggior parte degli Stati, e rendono possibile la sua assunzione più avanti nella gravidanza: il numero di giorni entro i quali il farmaco per indurre l'aborto può essere assunto sale infatti a
70 giorni da 49 dopo l'inizio dell’ultimo ciclo mestruale. Le nuove indicazioni riducono anche il dosaggio del farmaco da 600 milligrammi a 200.