Carlo Casini
Una settimana dopo l’altra, stiamo scoprendo l’affetto, la riconoscenza, la devozione che circondano la persona di Carlo Casini. La rete degli Amici continua a ricevere le testimonianze che, grazie a Elena e Alberto Friso, vi proponiamo in questo spazio online di Avvenire.it dedicato al Movimento per la Vita.
«Sto leggendo le testimonianze su Carlo Casini e, pur avendolo conosciuto e avendolo sempre stimato molto, mi rendo conto che è stata una persona molto più straordinaria di quanto pensassi. Spero anche io che la Chiesa ne riconosca la santità, perché il minimo che si possa dire è che ha vissuto in modo eroico tutte le virtù». (Vera C.)
«Non posso dimenticare Carlo Casini. L’ho conosciuto quando ero una giovane ostetrica. Era una persona meravigliosa e lo prego tutti i giorni. Ho la certezza che continua ad esserci vicino e ci aiuta». (Maria P.)
«”Nel maggio dell'anno scorso Felicia L. ci aveva inviato una testimonianza e, nel dubbio che non esprimesse fino in fondo la stima e la riconoscenza che nutriva per Carlo, ci aveva pregato di non diffonderla nella nostra rete con l’intento di scrivere una testimonianza ancora più bella. Recentemente Felicia ha raggiunto Carlo in Cielo. Pensiamo che ora lo scritto possa essere un dono di Felicia per tutti noi”. “Ho conosciuto Carlo nel 1981 quando in Italia si svolse il referendum sull'aborto e lui venne a tenere degli incontri in Sardegna. Mi ricordo in particolare quello di Nuoro e di Sassari. Mi chiese di impegnarmi nel Movimento per la Vita perché essendo io ginecologa avrei potuto difendere la vita su basi scientifiche. Per un periodo sono stata in Africa come medico volontario e ho sempre avvertito il suo sostegno e la sua vicinanza. Ad ogni modo da quel 1981 ho sempre seguito la sua attività e il suo infaticabile impegno per la vita condotto con una energia inesauribile. Di lui mi ha sempre colpito la grande umiltà unita alla sua grande intelligenza. La sua umanità era carica di benevolenza verso tutti, anche verso coloro che lo osteggiavano e lo denigravano. Di lui mi colpiva anche il suo immenso amore per la moglie - una donna veramente eccezionale - e per la sua famiglia. Dopo la sua nascita al Cielo ho iniziato a pregare per lui e lo ricordavo insieme ai miei genitori, ai miei nonni e ad altre persone care. Poi, quasi senza accorgermene, ho iniziato a pregare lui, affinché pregasse per me e mi aiutasse. Lo prego sempre come intercessore. Del resto, ero già convinta della santità di Carlo, perciò, pregarlo mi è venuto spontaneo e mi è parsa una cosa naturale. La lettura della testimonianza di Alessandro Mazzini, mi ha spinto a pregare Carlo ancora più intensamente, anche perché sto attraversando un periodo difficile anche per motivi di salute. Il 3 maggio mi sono svegliata con una pace celestiale nel cuore. Avevo sognato Carlo. Nel sogno ero irrequieta e impaurita, camminano lungo vicoli e stradine a me sconosciuti senza sapere dove andare e in mezzo a persone chiuse in sé stesse. Nessuno badava a me. A un certo punto vedo Carlo: bello, pieno di luce, giovane, snello. Non dice niente, mi sorride e mi prende la mano. Ho provato una pace e una serenità che non so descrivere. Il 3 maggio avevo prenotato dei controlli medici e anche se le notizie non sono state buone, io sono rimasta nella pace che, penso, mi abbia infuso Carlo”». (Felicia L.)
«Qualche volta mi sono chiesta: era un illuso? Era un inguaribile idealista? No. Carlo aveva ricevuto da Dio la non facile missione di evangelizzare la vita e di sostenerla in tutte le sue fasi, sorretto dalla fede e dal profondo rapporto d'anima con la moglie Maria e con tutta la famiglia. Sta ora a noi raccogliere il testimone che ci ha lasciato». (Marina V.)
«Ogni volta che penso a Carlo Casini mi commuovo. Lui e don Elio Sgreccia sono stati e sono i miei pilastri. Ho conosciuto Carlo Casini grazie al cardinale Sgreccia (che voleva essere chiamato don Elio). Di Carlo Casini mi è rimasta impressa l'aria di Cielo che avvertivo quando lo vedevo. Trasmetteva serenità e un senso di pace. Quando veniva da don Elio era sempre garbato, mi faceva sentire importante e aveva sempre una parola buona. Non trascurava mai le persone, eppure aveva mille cose da fare, grandi responsabilità e immagino anche tante preoccupazioni, ma era sempre sorridente. Si capiva che aveva fiducia in Dio. Sono certa che Carlo Casini mi aiuterà. Grazie, Carlo, intercedi per noi». (Rossella D.)
«Non ho avuto l’onore di conoscere personalmente Carlo Casini, ma il suo impegno e la sua testimonianza certamente sì! La “luce di speranza” di cui spesso parlava da “gettare sul futuro” continua ad essere accesa e quanto mai necessaria. Difendere la vita vuol dire, come lui stesso diceva, “porre come obiettivo la dignità di ogni essere umano”, una dignità fondata nel Mistero Pasquale di Cristo, per cui appunto “la vita è tutta la vita!». (Don Alessandro M.)
«Sarei lieto anche io che Carlo Casini potesse essere proposto alla Chiesa come “Servo di Dio”, luminoso esempio di una vita cristiana eroicamente dedicata a chi non ha voce e non si può difendere». (Giuseppe B.)