Diviso tra una crescente curiosità per la ricchezza che mi pare di intuire e la debolissima conoscenza della cultura giovanile che gli fa da sfondo (e quindi del linguaggio che essa gli fornisce), entro ed esco dalle molte schermate del sito "Cattonerd" ( tinyurl.com/yd9usbv9 ) e dalla corrispondente pagina Facebook desiderando di avere non un'altra età, ma almeno il tempo per aggiornarmi. Nel "Chi siamo" si dicono «un gruppo di ragazzi e ragazze, che ancora devono capire se sono tanto cattolici da vedere tracce di Dio ovunque, o tanto nerd da voler vedere nella nerdosità una possibile via per raggiungere Dio!». E facilmente mi rendo conto che intendono "nerd" nel senso di appassionato di fantasy, videogame, fumetti e manga, cartoni e anime, giochi di ruolo, film e serie tv e non in quello più generico di «persona attratta dalla scienza e dalla tecnologia e poco incline alla vita di relazione» (Wikizionario). E che si considerano «minoranza», tra i coetanei, sia perché «nerd», sia perché «cattolici». Tra recensioni e discussioni, si incontra anche molto piacevole humour, come promesso da un'altra dichiarazione d'intenti in cui si dicono «stanchi delle parodie grottesche che la cultura moderna ci propina del cattolicesimo, e stanchi della troppa serietà con cui per contro viene trattato lo stesso argomento». Davvero c'è da essere curiosi. Da ciò che ne hanno scritto altri, apprendo che il sito esiste da 4 anni e che ha altrettanti fondatori e diversi collaboratori, compresi due preti. Dalla frequenza dei post mi pare che, al momento attuale, soffra un poco della fatica di portarlo avanti, e mi dispiace. Scorro l'indice, frastagliatissimo, dei tag: gli incroci tra temi biblici, teologici e catechetici e grandi e piccoli luoghi di cultura pop sono molti e, a prima vista, tutti suggestivi. Così mi rammarico di non trovare, alla lettera "s", l'etichetta "sinodo": quello sui giovani è alle porte, e mi piacerebbe sapere se e come i cattonerd si sono coinvolti.
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