Il numero 6 di MicroMega, che molti ritengono essere un periodico serio, è un "almanacco del cinema" che, prendendo spunto dal film "Corpo celeste", uscito nel maggio scorso, si chiude con un lungo dialogo su "la fede di celluloide" tra due "competenti": Piergiorgio Odifreddi («Da laico e anticlericale quale sono…») e la regista Alice Rohrwacher («Non sono neanche battezzata, ho avuto un'educazione completamente laica, sono sempre vissuta fuori dalla Chiesa», che «è un mondo lontano da me»). Su questa base di partenza è facile immaginare ciò che ne è uscito: quasi venti pagine di luoghi comuni tra i più vecchi e grossolani. Tralasciamo quelli che tutti conoscono e leggiamo qualche brano tra i più "intelligenti" di questo loro dialogo. Odifreddi: «Io ho fede nel logos inteso come ragione universale che regge l'universo e che si estrinseca nelle leggi della natura». Ma un logos può essere ridotto a una semplice legge fisica? La Rohrwacher: «In Italia non si può adoperare la parola laico. Mi fa imbestialire che il mio Stato non mi garantisca neanche la piena libertà di definirmi laica». Odifreddi: «Il patrimonio del Vaticano è calcolato in 500 miliardi di Euro. A Roma il Vaticano possiede un quarto del patrimonio immobiliare della città e in tutta Italia un quinto». Un matematico che fa i conti sui numeri di Repubblica? Rohrwacher: «A volte mi sembra che anche l'ateismo possa diventare una chiesa». In un certo senso è vero: ha i suoi dogmi (l'anticlericalismo) e i suoi anatemi («Il corredo della Chiesa di credenze false e antiscientifiche costituisce un ostacolo alla ricerca della verità»). Odifreddi: «La religione è parte della filosofia». E cita Borges, uno dei profeti dell'ateismo, che diceva: «La teologia è un ramo della letteratura fantastica». E infine: «La matematica è la vera religione, il resto è superstizione. La religione è la mescalina dei popoli, perché ha proprietà psicodislettiche, fa credere come reali delle costruzioni del tutto fantastiche». La mescalina è un allucinogeno di cui Odifreddi & C. dovrebbero parlare con prudenza, perché sembra fatto apposta per alimentare l'ateismo.
OROSCOPOLOGIA
L'oroscopo – si sa – è un genere molto caro soprattutto ai media laicisti. Ora La Stampa riferisce (martedì 6) che l'Istituto Nazionale Britannico di Statistica gli ha dedicato uno studio al cui termine ha fornito all'astrologia una specie di patente scientifica. Avrebbe scoperto, infatti, che «c'è un nesso rilevante fra 19 categorie professionali e i periodi dell'anno» e anche con «la predisposizione per certe malattie o caratteristiche psicologiche». Per esempio – risulterebbe – in luglio nascono molto più muratori che nel resto dell'anno mentre settembre è un mese fecondo di fisici; febbraio, invece, è favorevole alla narcolessia, ottobre fornisce chances di lunga vita e «a novembre nascono più schizofrenici e serial killer»: non per nulla è chiamato il mese dei morti (segno: lo Scorpione, il «più dark», 23 ottobre-22 novembre). Manca, però, ogni indicazione del mese più favorevole alla nascita degli astrologi, e così, ovviamente, la costruzione di uno Zodiaco scientifico crolla come un castello di carte. Chissà se gli astrologi l'avevano previsto?
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