Nell'ormai affollata galleria di soggetti che, spinti dall'emergenza Covid, si sono guadagnati uno spazio significativo nell'ambiente digitale, va certamente annoverato anche Emmanuele Magli, giovanissimo (23 anni) insegnante supplente di religione cattolica alle elementari che dieci mesi fa, per compensare la chiusura delle scuole e arrotondare la Dad, ha aperto il canale YouTube “Religione 2.0” ( bit.ly/3qMensJ ). Da allora ha già messo insieme quasi 10mila iscritti, con i video più popolari che hanno sfiorato le 50mila visualizzazioni. E siccome l'appetito vien mangiando Magli, che ovviamente sta anche su Facebook, Twitter e Instagram, da alcune settimane ha affiancato a “Religione 2.0” un altro canale YouTube, che porta il suo nome: difatti intende «usarlo come “blog” con contenuti più personali, di fede e non...». Si può dire che il canale primogenito parla ai bambini, mentre quello appena aperto parlerà ai coetanei del prof-youtuber, che non sono molto più vecchi, ma che sono comunque più grandi. Di Magli mi ha «bene-detto» il suo collega (di cattedra e di video) Lorenzo Galliani, e con ragione: questi video sono diretti, ben parlati e ben montati, con brevi inserti che li insaporiscono. Hanno il pregio della semplicità, ma non il difetto della banalità. In uno degli ultimi del 2020 prende di petto l'anno appena trascorso: «Un anno davvero pesante», che «ha messo alla prova tutti quanti», «ci ha fatto nascondere dentro le nostre case», «ci ha privato di tantissime cose, purtroppo ha portato via anche persone a noi care». Ma lo fa per esortare – andando a prestito dal noto film con Will Smith – a trovare nel 2020 la nostra «bellezza collaterale». La sua, dice, è «avere riscoperto la bellezza di un abbraccio», specie di quelli non più scambiati con i propri piccoli studenti. Ai quali rivolge una vera e propria dichiarazione di affetto: che è poi l'ingrediente, neanche tanto segreto, che spiega la popolarità di questi video.
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