Il Papa con i giovani (Ansa)
Ancora un percorso sotto lo sguardo di Maria e alla luce del Sinodo sui giovani, quello che papa Francesco ha annunciato durante l’udienza, questa mattina 22 giugno, ai partecipanti all’XI Forum internazionale dei giovani, svoltosi in questi giorni in Vaticano, promosso dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita.
Si tratta di una prosecuzione del “trittico mariano” che ha scandito il percorso delle Gmg nel triennio 2017-2019, nel quale erano state scelte una frase del Magnificat, la preghiera che Maria recita nell’incontro con sua cugina Elisabetta, e due tratte dall’Annunciazione dell’arcangelo Gabriele: “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente (Lc 1,49)” nel 2017; “Non temere Maria perché hai trovato grazia presso Dio (Lc 1,30)” nel 2018; e “Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola (Lc 1,38)” per il 2019 in occasione della Ggm di Panama.
Ricevendo i giovani il Pontefice ha voluto rivelare loro quelli che saranno i temi che scandiranno le tappe verso la Giornata mondiale della gioventù a Lisbona nel 2022. “Per questa tappa del pellegrinaggio intercontinentale dei giovani - ha detto Bergoglio ho scelto come tema “Maria si alzò e andò in fretta (Lc 1.39)””. Ma ha anche voluto indicare gli slogan scelti per le edizioni delle Giornate mondiali del 2020 e del 2021, che si svolgeranno come di tradizione a livello diocesano nella Domenica delle Palme. Due frasi che sembrano ben collegarsi alle conclusione del Sinodo dei vescovi sui giovani dell’ottobre 2018.
Per il prossimo anno i giovani saranno chiamati a meditare sulla frase “Giovane, dico a te, alzati” (cfr Lc 7,14 e ChV 20), mentre l’anno successivo sulla frase tratta dagli Atti degli Apostoli (Ap 26,16) “Alzati! Ti costituisco testimone delle cose che hai visto”.
Ai ragazzi e alle ragazze presenti all’udienza il Papa ha ribadito il concetto che “voi siete l’oggi di Dio, l’oggi della Chiesa” e che “la Chiesa ha bisogno di voi per essere pienamente sé stessa”. Dunque un invito a mettere a frutto quanto scaturito dal Sinodo dei vescovi dello scorso anno che ha avuto come focus proprio i giovani e la loro capacità di discernimento vocazionale. E se come “testo paradigmatico per comprendere la missione ecclesiale in relazione alle giovani generazioni – ha detto il Papa – è stato scelto l’episodio dei discepoli di Emmaus”, Francesco sottolinea che i giovani devono “essere legati gli uni agli altri” perché “da soli non sopravvivrete. Avete bisogno gli uni degli altri per segnare veramente la differenza in un mondo sempre più tentato dalle divisioni”.
L’applicazione delle conclusioni del Sinodo sui giovani e cammino verso la Giornata mondiale della gioventù di Lisbona 2022, sono dunque, per volontà del Papa, fortemente legate tra loro. “Non ignorate la voce di Dio che vi spinge al alzarvi e seguire le strade che Lui ha preparato per voi, come Maria, ed insieme a Lei, siate ogni giorno portatori della sua gioia e del suo amore”, ha concluso il Papa.