Don Primo Mazzolari e don Lorenzo Milani
Il programma della visita del 20 giugno del Papa a Bozzolo e Barbiana
La visita, che si svolgerà in forma privata e non ufficiale avrà il seguente svolgimento:
Ore 7.30
Decollo in elicottero dall’eliporto Vaticano
Ore 9.00
Atterraggio nel campo sportivo di Bozzolo (Mantova)
Il Papa è accolto da:
- Monsignor Antonio Napolioni, vescovo di Cremona
- Sindaco di Bozzolo
Parrocchia di San Pietro:
preghiera sulla tomba di Don Primo Mazzolari (1890-1959)
Il Santo Padre tiene un discorso commemorativo ai fedeli presenti in chiesa
Ore 10.30
Decollo dal campo sportivo di Bozzolo
Ore 11.15
Atterraggio nello spiazzo sottostante alla chiesa di Barbiana
Il Santo Padre è accolto da:
- Cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze
- Sindaco di Vicchio (Firenze)
Visita in privato nel Cimitero, e preghiera sulla tomba di Don Lorenzo Milani (1923-1967), in occasione del 50° anniversario della sua morte
Nella chiesa: incontro con i discepoli di don Milani ancora viventi e breve visita nella canonica
Nel giardino adiacente: il Santo Padre tiene un discorso commemorativo, alla presenza dei discepoli, di un gruppo di sacerdoti della Diocesi e di alcuni ragazzi ospiti di case-famiglia (in totale 200 persone circa)
Ore 12.30
Partenza da Barbiana
Ore 13.15
Rientro in Vaticano
L'annuncio della visita del Papa a Bozzolo e Barbiana lo scorso 24 aprile
Papa Francesco sarà a Bozzolo e Barbiana, per pregare davanti sulle tombe di don Primo Mazzolari e don Lorenzo Milani, il 20 giugno prossimo.
A conclusione dell’Eucaristia celebrata a Bozzolo ieri, domenica 23 aprile, presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti in occasione del 58° anniversario della morte di don Primo Mazzolari, il vescovo di Cremona, Antonio Napolioni ha annunciato che il Papa ha "espresso il desiderio di recarsi in forma riservata e non ufficiale a pregare presso la tomba di don Mazzolari, nella chiesa parrocchiale di Bozzolo”. Lo si legge in una nota della curia diocesana, in cui si precisa che la visita è prevista nella mattinata di martedì 20 giugno.
Monsignor Napolioni “ha espresso la gioia sua personale e dell’intera comunità diocesana per l’annuncio inatteso, sottolineando come la visita che il Papa ha deciso di compiere nella nostra Chiesa particolare ancora una volta confermi la speciale sintonia di pensiero e di cuore con la testimonianza profetica di questo nostro sacerdote, ancora oggi parola eloquente per tutta la Chiesa”. Al momento non sono stati resi noti i dettagli della visita.
Il cardinale Bassetti: la grande eredità di don Primo
Bassetti ha aggiunto: “Quanto sono grato a don Mazzolari, a padre Turoldo, La Pira, don Milani e don Barsotti che, fin dalla giovinezza, mi hanno ispirato un umanesimo bello, profondo e cristiano, che ha nutrito la mia vocazione al sacerdozio. Essi mi hanno insegnato che la fede cristiana ti vuole incontrare nella tua umanità, perché tu sia anzitutto un uomo vero. È questa fede che ti porta a impegnarti per la dignità della persona umana, per l’inviolabilità dei suoi diritti”.
Il cardinale ha parlato di Mazzolari come un “profeta, testimone e pastore di anime. Amico della povera gente. Per lui il povero è quasi un fratello carnale di Gesù. Per lui il povero secondo il Vangelo è l’uomo: ecce homo”. “I poveri non gli hanno mai fatto paura perché li conosceva, non secondo le categorie sociologiche, ma attraverso il mistero di Dio, che li ha chiamati beati, riservando loro il suo Regno; perciò Mazzolari ha lasciato che fossero loro a parlare, a manifestarsi, perché nessuno potesse avere una scusa per non impegnarsi. Diceva: ‘il cristiano non dovrebbe contarli i poveri, ma abbracciarli’”.
Proseguendo l’omelia Bassetti ha dichiarato: “Caro Papa Francesco, tu hai descritto la Chiesa ‘ospedale da campo’. Molto prima del Concilio, don Primo Mazzolari aveva già pensato ‘all’ambulanza’ per questo ospedale”. E infine: “Don Primo ha lasciato a voi di Bozzolo, alla Chiesa di Dio che è in Cremona e all’intera Chiesa, un’eredità grande, da consegnare come testimone ‘sine glossa’, alle generazioni che verranno”.
“Per noi è un’ulteriore conferma del lavoro svolto, da anni, per custodire la memoria di don Primo, studiarne l’opera sacerdotale e culturale, e diffonderne il messaggio cristiano”, don Bruno Bignami, presidente della Fondazione don Primo Mazzolari e postulatore della causa di beatificazione, racconta all'Agenzia Sir la “gioia” con la quale è stata accolta la notizia della visita di Papa Francesco a Bozzolo, il prossimo 20 giugno, per pregare sulla tomba del parroco-scrittore (1890-1959).
“Siamo davvero contenti, in diocesi, a Bozzolo, in Fondazione. Ritengo che questo dono del Papa sottolinei anche la profonda evangelicità della testimonianza di don Mazzolari”. Si tratta, specifica don Bignami, di “una visita in forma privata, diremmo in stile mazzolariano, lontana da ogni clamore, come desidera Francesco”. Il postulatore della causa – che dovrebbe avere inizio nella fase diocesana il prossimo autunno – afferma ancora: “Credo che il Papa ci lascerà un messaggio per comprendere ancora meglio l’eredità lasciataci da don Primo e la sua attualità nella Chiesa del nostro tempo”.