Focalizzarsi sulla "grandezza del cielo", senza pensare a rancori e pregiudizi. Con una benedizione speciale per i fratelli della Siria. Nel giorno in cui si commemora l'Assunzione al cielo della Madonna, papa Francesco ha celebrato un Angelus molto intenso, tra i tanti fedeli accorsi in una Piazza San Pietro meno afosa del solito. "Dio è gioia, non noia", dice il Pontefice che invita a lasciarsi attirare "dalla bellezza vera", senza farsi risucchiare "dalle piccolezze della vita". Il Ferragosto del Santo Padre è questo: "Maria oggi invita ad alzare lo sguardo alle 'grandi cose' che il Signore ha compiuto in lei". E se tante volte viviamo "inseguendo cose di poco conto: pregiudizi, rancori, rivalità, invidie, beni materiali superflui", spiega papa Bergoglio, "guardiamo in alto, il cielo è aperto; non incute timore, non è più distante, perché sulla soglia del cielo c'è una madre che ci attende".
Il Papa ha anche ricevuto una delegazione della Fondazione Pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre e benedetto 6.000 coroncine del rosario che il 15 settembre saranno distribuite a cristiani siriani di ogni denominazione i cui parenti sono stati rapiti o uccisi durante la guerra, nell'ambito della campagna di preghiera 'Consola il mio popolo' promossa da Acs assieme alle Chiese cattoliche e ortodosse della Siria. Non è la prima volta che il Pontefice aderisce a un'iniziativa della Fondazione a beneficio della martoriata popolazione siriana. Domenica 2 dicembre 2018 dopo l'Angelus, papa Francesco aveva acceso un cero aderendo alla campagna di preghiera Acs 'Candele per la Pace in Siria'.
I seimila rosari sono stati realizzati da artigiani cristiani di Betlemme e Damasco e saranno distribuiti in numerose parrocchie siriane il 15 settembre, in occasione della festa dei Sette dolori della Beatissima Vergine Maria. Sono circa 2mila le famiglie cristiane che hanno perso uno dei loro cari durante il conflitto, 800 quelle dei cristiani rapiti. Assieme ai rosari verranno distribuite delle Bibbie in arabo donate da Acs e delle croci in legno d'ulivo della Terra Santa donate dalla Chiesa ortodossa. Quello stesso giorno il Papa prenderà nuovamente parte all'iniziativa benedicendo al termine dell'Angelus, l'icona della 'Beata Vergine Maria Addolorata, consolatrice dei siriani' donata dalla Chiesa ortodossa.
Dopo l'Angelus il Papa ha pregato per le vittime dei monsoni in Asia. "Cari fratelli e sorelle, esprimo la mia vicinanza alle popolazioni di diversi Paesi dell'Asia meridionale, duramente colpite dalle piogge monsoniche. Prego per le vittime e gli sfollati, per tutte le famiglie senzatetto. Il Signore dia forza a loro e a quanti li soccorrono".