giovedì 9 dicembre 2010
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Una delle maggiori sfide che l’Europa deve affrontare oggi riguarda la crescita dell’occupazione. La crisi ha colpito duramente, spazzando via 5,6 milioni di posti di lavoro. Soltanto di recente la situazione ha cominciato a migliorare, ma oltre 23 milioni di persone rimangono disoccupate (il 10%). Ciononostante alcuni datori di lavoro segnalano difficoltà di reclutamento, soprattutto per le qualifiche elevate. Sappiamo inoltre che la domanda di personale altamente qualificato aumenterà in futuro. Tutto ciò conferma la necessità di investire nel nostro capitale umano per favorire un’economia verde, intelligente e innovativa. Riteniamo che si debba dare risposta a quattro quesiti chiave: come assicurare che l’intera forza lavoro sia occupata? Come sviluppare e aggiornare le competenze necessarie per il lavoro di oggi e di domani? Come rendere più efficienti i nostri mercati del lavoro? Come creare nuovi posti di lavoro qualitativamente validi e durevoli? E queste stesse domande dettano la nostra Agenda. Proponiamo azioni concrete in quattro ambiti centrali in collaborazione con gli Stati membri e i rappresentanti delle parti sociali. Riteniamo che i mercati del lavoro potrebbero funzionare in modo più efficace.Questo è il momento opportuno per migliorare il sistema dei contratti di lavoro. Lo stesso vale per le prestazioni di disoccupazione, il sostegno individuale a coloro che più ne hanno bisogno e le opportunità di apprendimento permanente. Abbiamo bisogno di più contratti a tempo indeterminato. In tal modo non ci troveremmo più ad avere persone che lavorano nella stessa azienda in condizioni contrattuali diverse, mentre le imprese otterranno la flessibilità necessaria attraverso periodi di prova più lunghi. Dobbiamo inoltre dotare le persone delle giuste competenze: stiamo analizzando la situazione nell’UE, in modo da prevedere quali competenze saranno necessarie in futuro e assicurare che le persone ne dispongano. È essenziale instaurare una più stretta correlazione tra il mondo del lavoro e quello dell’istruzione, migliorando la qualità e la scelta dell’offerta di istruzione e formazione. Attualmente per gli studenti è spesso difficile scegliere con cognizione di causa l’Ateneo al quale iscriversi. Perciò stiamo ponendo in atto un sistema di valutazione multidimensionale delle università, che fornirà una guida di uso più agevole all’offerta disponibile. La legislazione sulle condizioni di lavoro deve essere aggiornata. Essa deve diventare più facile da capire e da applicare. Dobbiamo ridurre le pratiche burocratiche e tener conto dei nuovi modelli lavorativi e delle nuove tecnologie. Proporremo modifiche della direttiva sull’orario di lavoro e porteremo avanti una proposta legislativa volta a migliorare l’attuazione della direttiva sul distacco dei lavoratori. Dobbiamo migliorare le condizioni quadro per la creazione di lavoro, soprattutto nei settori in rapida evoluzione e in quelli ad alta intensità di ricerca e sviluppo, riducendo gli oneri amministrativi, le tasse che gravano sul lavoro e aiutando gli imprenditori. Lo strumento di microfinanziamento di recente creazione renderà disponibili nei prossimi otto anni fino a 45.000 prestiti per aiutare le persone a costituire una propria impresa. Il Fondo sociale europeo ha investito circa 10 miliardi di euro per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro e l’avanzamento delle carriere. Un altro miliardo di euro è destinato a sostenere la mobilità giovanile a fini di studio e di formazione grazie ai nostri programmi Erasmus e Leonardo da Vinci.La realizzazione della piena occupazione non è una priorità a sé stante. All’inizio del 2010 i leader europei hanno deciso di avviare una nuova strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nel prossimo decennio. Nell’ambito della strategia Europa 2020 abbiamo fissato i seguenti obiettivi: occupazione del 75% entro il 2020; riduzione della dispersione scolastica al di sotto del 10%; aumento del numero di giovani nell’istruzione superiore e professionale equivalente arrivando ad almeno il 40%. L’iniziativa Youth on the Move, che abbiamo lanciato congiuntamente in settembre per incoraggiare la mobilità e la modernizzazione nell’istruzione e nella formazione, va a completare l’Agenda per nuove competenze e per l’occupazione. Per migliorare le opportunità dei giovani di ottenere il primo posto di lavoro dopo l’istruzione e la formazione, le politiche per l’occupazione e per la formazione devono procedere in maniera parallela. Ci impegniamo a fare in modo che ciò accada.Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventùLázsló AndorCommissario europeo responsabile per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione
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