Le letterine a papa Francesco dai bambini di Oncologia pediatrica - .
Caro papa Francesco, guarisci presto... Le letterine dei piccoli malati e l'anelito alla pace
«Caro Papa Francesco, abbiamo saputo che non sei stato tanto bene e per questo condividiamo lo stesso ospedale. Speriamo tanto che tu possa riprenderti al più presto per tornare a svolgere le tue attività quotidiane. Grazie per quello che fai per noi e per essere venuto a trovarci svariate volte; sei sempre il benvenuto e ti aspettiamo a braccia aperte. Dai bambini e i ragazzi dell'Oncologico Pediatico (speriamo che apprezzerai i nostri pensierini)». È uno degli innumerevoli messaggi - sicuramente gradito - arrivati al Papa da mercoledì scorso, quando è stato ricoverato al Gemelli per una operazione all'addome. Il Pontefice sta bene e affronta con serenità la degenza, informano i sanitari nei loro bollettini quotidiani. E fuori dall'ospedale si continua a pregare per la sua salute: lo fanno conventi, movimenti e associazioni di fedeli, come racconta qui Alessia Guerrieri, lo si farà questa mattina in piazza San Pietro al Meeting della Fraternità Umana al quale partecipano 30 Premi Nobel. La preghiera per la pronta guarigione del Pontefice va di pari passo con quella per la pace in Ucraina, da lui stesso così tanto invocata e desiderata da aver mandato a Kiev il suo inviato, il cardinale Matteo Zuppi, per tentare un percorso che metta fine all'orrore nel cuore dell'Europa.
La controffensiva ucraina nel Sud-Est del Paese e le mosse distruttive di Putin
Si muovono i tank e le truppe fresche di Kiev. Avanzano nella zona di Bakhmut cercando falle nelle linee difensive. Si attacca anche a nord della grande inondazione provocata dal cedimento della diga Kakhovka, nei dintorni di Zaporizhzhia (qui il reportage e i video dell'inviato Nello Scavo). Nell'ultima settimana sembra avviata la controffensiva ucraina di primavera nel Sud-Est del Paese. Sessantamila uomini ben addestrati sono pronti a muoversi su un fronte mobile con l’arsenale inviato dall’Occidente in questi mesi. L’esercito della Federazione Russa, dal canto suo, è trincerato da mesi, ha scavato e costruito barriere doppie e triple, ha schierato batterie di cannoni. Ma questo non significa che terrà facilmente le posizioni. I timori di Putin e dei suoi comandanti si manifestano con le mosse distruttive che possono rallentare l’avanzata ucraina: l’allagamento dell’area di Kherson, con il sabotaggio della diga sul Dnepr, potrebbe rientrare in questo scenario. Qui l'analisi di Andrea Lavazza sul fronte bellico. Intanto la missione del cardinale Matteo Zuppi, inviato dal Papa in Ucraina per saggiare ogni percorso di pace e di intervento umanitario, prende ogni giorno più corpo e speranza: un appoggio è arrivato dall'Onu, e anche Mosca sembra "aprire" a una possibilità. È questa la strada giusta. Presto papa Francesco, ripresosi dall'intervento all'addome, sarà aggiornato sugli sviluppi. «Egli attende con impazienza l’esito degli incontri per cercare in tutti i modi di sostenere il percorso di pace giusta e alleviare tanta sofferenza umana», ha detto il cardinale Zuppi all'indomani del ritorno da Kiev. Papa Francesco, insomma, «non si arrende».
Gestazione per altri, ecco perché sì al "reato universale"
«Il reato universale di Gestazione per altri (Gpa)? Irrealistico, non si può impedire agli italiani di fare una cosa in un Paese in cui è ammessa!». «Perché si vuole proibire alle coppie sterili di avere un figlio laddove ci sono donne disposte a prestare il proprio utero?». Questa e altre obiezioni vengono regolarmente avanzate quando si discute dal prossimo approdo (il 19 giugno) alla Camera del disegno di legge che vuole rendere, appunto, l'utero in affitto reato universale, cioè punibile con forti multe anche se commesso da cittadini italiani all'estero. Con l'aiuto di un giurista (Marcello Palmieri) e di due attiviste femministe (Francesca Marinaro e Marina Terragni) abbiamo provato a "smontare" le più comuni. In nome della dignità delle donne e dei bambini, proprio quando le più importanti Coalizioni mondiali che lottano da anni per l'abolizione in tutto il mondo della Gpa, hanno firmato documenti in cui appoggiano l'iter parlamentare italiano.
"Giochi senza frontiere" per promuovere l'inclusione: il 12 giugno a Roma con Bebe Vio
Giuliana è nata senza il piede destro a causa di una malformazione, Alessandro ha perso una gamba in un incidente stradale, a Sara hanno dovuto amputare entrambi gli arti inferiori in seguito a una brutta malattia. Tre storie di disabilità accomunate da un incontro, quello con Bebe Vio Grandis e l’associazione Art4sport, che ha ispirato tre potenziali azzurri alle Paralimpiadi. Per aumentare i numeri del movimento paralimpico occorre far conoscere ancora di più lungo lo Stivale le potenzialità a disposizione di chi può trovare nello sport un’occasione di riscatto. La 17enne velocista Giuliana Chiara Filippi (appena convocata ai Mondiali, gareggerà nei 100 metri e salto in lungo), il 17enne cestista in carrozzina Alessandro Sbuelz e la 28enne snowboardista Sara Baldo saranno presenti insieme ad altri ai WEmbrace Games 2023, evento organizzato da Art4sport a scopo benefico il 12 giugno allo stadio dei Marmi di Roma. Una sorta di Giochi senza frontiere per promuovere l’inclusione tra persone con e senza disabilità e abbattere gli ostacoli fisici e psicologici.
Alla Gmg di Lisbona un'oasi italiana: una chiesa costruita nel 1550 con i soldi di commercianti e armatori
I ragazzi italiani che nei giorni della Giornata mondiale della gioventù di inizio agosto si troveranno a passare nel centro storico di Lisbona troveranno un posto dal clima “familiare” dove l’«Italia» esiste almeno dal XV secolo: la chiesa di Nostra Signora di Loreto. Questo antico luogo di culto, conosciuto nella capitale lusitana come la «chiesa degli italiani», fu costruita nel 1550 con i soldi dei tanti armatori e commercianti che avevano fatto di Lisbona la loro base: liguri, toscani, marchigiani, riuniti sotto il titolo di «Nazione italiana», anche se l’Italia di fatto non esisteva ancora come nazione. La chiesa è un piccolo scrigno di tesori d’arte ed è stata più volte ricostruita sempre grazie all’impegno della comunità italiana. Gli altari sono dedicati ai patroni delle città italiane, mentre la statua della Madonna di Loreto si trova sopra l’altare maggiore. L’altare principale è frutto del lavoro di padre Paolo Riolfo, 85 anni, padovano: «L’ho costruito con le mie mani per il Natale del 1965, poco dopo essere arrivato qui», racconta. Qui l'articolo di Matteo Liut, inviato a Lisbona, con l'invito del rettore, il dehoniano padovano Francesco Temporin, ai ragazzi di andare a trovarlo (VIDEO).
La sepoltura dei morti? «100mila anni prima dell'Homo sapiens»
Una scoperta paleontologica realizzata da un gruppo di ricercatori del Sudafrica solleva molte domande sia dal punto di vista scientifico, sia dal punto di vista antropologico. Gli scienziati dicono di aver trovato il più antico luogo di sepoltura conosciuto al mondo, contenente i resti di Homo naledi, un lontano parente dell'Homo sapiens, dal cervello molto più piccolo e fino ad oggi ritenuto incapace di comportamenti complessi. I ricercatori hanno affermato di aver scoperto diversi esemplari di Homo naledi (un ominide che viveva principalmente sugli alberi) sepolto a circa 30 metri di profondità in un sistema di grotte all'interno della “Culla dell'umanità”, un sito del patrimonio mondiale dell'Unesco vicino Johannesburg. "Queste sono le sepolture più antiche mai ritrovate nella ricerca di ominidi e precedenti alle prove delle sepolture dell'Homo sapiens di almeno 100.000 anni", hanno scritto gli scienziati in una serie di documenti ancora da sottoporre a revisione paritaria, pubblicati su BioRxiv. Se verranno confermati, i risultati mettono in discussione l'attuale comprensione dell'evoluzione umana. Normalmente infatti, si ritiene che lo sviluppo di cervelli più grandi abbia consentito lo svolgimento di attività complesse con “significati immateriali" come seppellire i morti. Qui l'intero articolo di Luigi Bignami.
Riconsegnata al culto dopo 4 anni di lavori la Cattedrale di Castellaneta (Taranto)
Dopo 4 anni di attesa è stata restituita ai fedeli la Cattedrale di Castellaneta (Taranto), oggetto di importanti lavoro di restauro conservativo, finanziati con l'8 per mille, a causa della infiltrazioni d'acqua. Il restauro ha permesso di far riemergere tracce del passato, e cioè le basi delle colonne di una precedente costruzione sostituita poi nel secolo XIV da una nuova nelle forme dello stile romanico pugliese. Qui un video della Tv Dehon per scoprire la bellezza della Cattedrale dedicata a Maria Assunta, tra le più amate del Sud Italia.
Il Vangelo di domenica 11 giugno commentato da padre Ermes Ronchi / PODCAST
Il Corpo di Cristo «lievito di vita»
In quel tempo, Gesù disse alla folla: Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. (...) ASCOLTA IL PODCAST
Corea del Sud, Messico e Teresa di Lisieux: il meglio degli altri
1) I vescovi della Corea del Sud in pellegrinaggio alla chiesa del 38° parallelo per pregare per la pace da www.asianews.it
2) Un sacerdote del villaggio messicano di Santa Anita ha salvato tre bambini di strada da una gang che ne ha ucciso un altro e bersagliato di proiettili la chiesa da www.catholicnewsagency.org (in inglese)
3) Teresa di Lisieux e la grande rivoluzione teologica da www.agensir.it