lunedì 7 agosto 2023
Una giovane partecipante alla Gmg di Lisbona

Una giovane partecipante alla Gmg di Lisbona - Agenzia Romano Siciliani

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I ragazzi a Lisbona hanno sognato in grande. Ora tocca a noi ascoltarli

Con la visita di papa Francesco, ieri mattina, alla Basilica di Santa Maria Maggiore, si può dire che si è chiusa "ufficialmente" la Giornata mondiale della gioventù di Lisbona. Una settimana intensa, entusiasmante, in cui come scrive oggi l'inviato Francesco Ognibene su Avvenire (leggi qui), i ragazzi «hanno sognato in grande». Sulla porta di casa o in parrocchia ritroviamo «non i reduci di una "bella esperienza", ma i cercatori del futuro di tutti». Le domande che hanno infilato nello zaino alla partenza ora sono diventate attese. «Ascoltiamoli, perché dentro ricordi di giorni indimenticabili c’è il loro desiderio che sia tutto vero, che non si sono illusi nell’intuire di poter essere felici aprendosi agli altri, con la vita diventata dono, non più un girare in tondo ma un viaggio con sorprese serie e liete a ogni angolo. Il Papa li ha chiamati tutti – il suo todos! resterà il marchio di questa Gmg, come nota uno dei podcast firmati per Avvenire daIlaria Solaini – a uscire dalla rassegnazione, ad alzarsi e mettersi in viaggio, senza scoraggiarsi per errori e fallimenti. Sì, questo viaggio dei giovani che si sta concludendo ci riguarda più di quanto pensiamo. Potremmo forse capire che adesso la loro Giornata può cominciare anche per noi».

Diciamo a tutti che sono amati: il bilancio di monsignor Baturi

«Il Papa ha rivolto tante domande ai giovani, lasciamoci interrogare dalla loro presenza. La Gmg non finisce qui a Lisbona: è necessario andare nel mondo, tornare nelle strade, continuare a lavorare e studiare con la certezza di un Amore che ci ha chiamato e consegnato il mandato di dire a tutti di essere amati». È il bilancio a caldo di monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei.

Quel «non temete» e il "gemellaggio" con Roma 2000

Se c'è una frase che caratterizza questa Gmg secondo l'inviato Mimmo Muolo, questa è "non temete": è la Gmg del dopo pandemia, la Gmg chiamata a indicare la via della pace, sorella gemella di quella di Roma 2000 in cui san Giovanni Paolo II disse ai giovani: «In realtà è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso (…). Non abbiate paura di affidarvi a lui». Parole che sembrano scritte anche per Lisbona 2023, la Giornata mondiale del “non temete”. La Gmg che finalmente spinge a guardare avanti senza paura.

Un "bravo" ai pellegrini: hanno lasciato la città pulita

Un ringraziamento pubblico per lo stato in cui i pellegrini hanno lasciato gli spazi usati: a indirizzarlo ai giovani che hanno attraversato in lungo e largo Lisbona, come riferisce l’agenzia Sir, è la parrocchia di Santo António, nel cuore cittadino, e che ricomprende nel suo territorio i luoghi teatro dei grandi raduni della Gmg. Il Consiglio parrocchiale responsabile della pulizia urbana di questi spazi ha scritto: «È stato con sorpresa e grande piacere che i nostri servizi di pulizia urbana hanno verificato che le strade, i marciapiedi e gli spazi verdi erano relativamente puliti e poco deteriorati, nei giorni successivi agli eventi». La parrocchia di Santo António attribuisce la situazione «a un alto grado di civiltà, educazione e rispetto da parte delle migliaia di pellegrini».

La storia: Maria volontaria di quattro Gmg (e domenica ha compiuto 35 anni)

«La mia vita è la dimostrazione che partecipare ad una Gmg può cambiarti per sempre». Domenica ha festeggiato 35 anni a Lisbona, dopo aver concluso il suo servizio di volontaria come Social Media Manager dei profili italiani della Gmg. Maria Fedele ha partecipato alla sua quinta Giornata mondiale della gioventù, la quarta come volontaria. «Tutto è iniziato a Colonia... avevo 17 anni, attraversavo un periodo di aridità spirituale e di rifiuto della Chiesa, mi ero allontanata dalla vita parrocchiale e non pregavo più». Complice una catechesi del cardinale Ruini, Maria ha trovato le risposte che cercava e ha trovato il volto di una Chiesa che accoglie, aiuta e accompagna. La stessa che si è vista a Lisbona. L'articolo di Davide Imeneo.

La Gmg 2027 in Corea, le attese del cardinale di Seul: costruiamo la pace

Il cardinale sudcoreano Lazzaro You Heung-sik, prefetto del Dicastero per il Clero, descrive al Sir l'attesa per la prossima Gmg, annunciata nel 2027 a Seul. «La Corea è l’unico Paese diviso in due pur essendo un unico popolo con un’unica lingua. Oggi il tema della pace è essenziale. Come è urgente la pace per la penisola coreana. Spero che la Gmg avvii un cammino nuovo per la Corea e sia un messaggio di pace per tutta l’Asia. La mia più grande speranza e la mia più grande preghiera è che riescano a partecipare sia della Corea del Nord sia della Cina. Questa Gmg si prepara ad essere un evento che può contribuire a costruire la pace non solo nella penisola coreana ma in tutta l’Asia». Qui l'intervista completa realizzata da Maria Chiara Biagioni dell'agenzia Sir.

"Il meglio della Gmg" finisce qui. Ma resta il sito dedicato su avvenire.it

"Il meglio della Gmg" finisce qui. Vi abbiamo accompagnato durante questa settimana portoghese, e speriamo di avervi offerto buone occasioni di lettura. Alla prossima Gmg! E se volete consultare i nostri articoli, commenti, video... su Lisbona, potete navigare sul sito dedicato.

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