1) DI CHE INCHIESTA SI TRATTA? Al centro della vicenda che ha portato all'autosospensione del sindaco di Milano, nonché ex commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala, c'è l'indagine condotta dalla Procura Generale di Milano sulla cosiddetta Piastra dei servizi di Expo – l’area infrastrutturata per la realizzazione dei padiglioni - il più grande appalto dell'Esposizione Universale milanese vinto nel 2012 dalla società di costruzioni veneta Mantovani con un'offerta di 149 milioni di euro, quasi il 42% in meno rispetto alla base d'asta fissata inizialmente in 272 milioni di euro.
2) QUALI REATI VENGONO CONTESTATI A SALA? La Procura generale ipotizza a carico di Sala i reati di falso ideologico e materiale. L’allora amministratore delegato di Expo avrebbe, secondo le indagini, retrodatato un documento per la sostituzione di un membro della commissione aggiudicatrice del bando, perché risultato incompatibile. La retrodatazione avrebbe permesso di velocizzare la tempistica di assegnazione della gara evitando ulteriori ritardi agli inizi dei lavori.
3) COME SI E' DIFESO SALA? Dopo la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha deciso di autosospendersi dalla carica. Determinazione che ha formalizzato venerdì mattina nelle mani del Prefetto di Milano. «Apprendo da fonti giornalistiche - ha spiegato Sala in una nota - che sarei iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla piastra Expo. Pur non avendo la benché minima idea delle ipotesi investigative, ho deciso di autosospendermi dalla carica di sindaco».
4) COSA SUCCEDE CON LA SOSPENSIONE? L’autosospensione è in realtà un unicum e non è prevista esplicitamente da alcuna norma. Il vicesindaco Anna Scavuzzo, secondo la descrizione che il sindaco ha fatto del periodo di sua sospensione, avrà funzione di sindaco supplente, come accade per il ruolo del sindaco d'agosto, e non di una sorta di reggente. Nella lettera inviata ai vicesindaci di Milano e della Città metropolitana, Anna Scavuzzo e Arianna Censi, e al presidente del Consiglio comunale, Lamberto Bertolè, Sala si richiama al decreto legislativo 267 del 2000 e agli statuti comunale e della città metropolitana. Nella documentazione citata è semplicemente enunciato come il vicesindaco «sostituisca il sindaco in caso di assenza o di impedimento temporaneo nonché nel caso di sospensione dall'esercizio della funzione ai sensi dell'articolo 59».
5) QUALI RIPERCUSSIONI SUL GOVERNO DELLA CITTA'? Con l’autosospensione del sindaco e la funzione di sindaco supplente del vicesindaco Anna Scavuzzo, il Consiglio comunale e la giunta rimangono, in ogni caso, in carica fino alla elezione del nuovo sindaco. Le sue deleghe, oltre a quella di vice, sono all'Educazione e istruzione, rapporti con le comunità religiose, politiche giovanili. Fra i temi più urgenti che attendono la città, e che Scavuzzo dovrà farsi carico fintanto che Sala non deciderà cosa fare, c’è la questione dei migranti (e la destinazione d’uso dell’ex campo base di Expo per ospitarli) e quella urbanistica sulla riconversione degli scali ferroviari.