Palermo, quartiere San Filippo Neri. PIù noto con il famigerato acronimo di Zen, concentra almeno 22.000 persone in due grandi conglomerati di edilizia pubblica a Nord di Palermo. (Riccardo Venturi per Save the Children)
Genova, Begato. Due ex alunne guidano il fotografo alla scoperta della scuola media statale Tosca Bercilli, nel quartiere di edilizia pubblica di Begato. La loro esperienza non è stata sempre rosa e fiori, ma provano un debito di riconoscenza verso queste mura e verso l'ex insegnante. (Riccardo Venturi per Save the Children)
Palermo, Guadagna. Centro Arcobaleno 3P. (Riccardo Venturi per Save the Children)
Sestri Levante, parco cittadino davanti al Punto Luce. (Riccardo Venturi per Save the Children)
Napoli, Chiaiano: prospetto del Punto Luce di Save the Children all'interno dello spazio polifunzionale dell'IStituto comprensivo Govanni XXIII. (Riccardo Venturi per Save the Children)
Cagliari, municipalità di Pirri, quartiere di Santa Teresa. Una bambina gioca presso il Centro giovanile di Exmé, spazio restituito alla città dalla Fondazione Domus de Luna con un progetto di recupero dell'ex mercato divico, a lungo abbandonato e trasformato in piazza di spaccio. (Riccardo Venturi per Save the Children)
Roma, Torre Maura. Due ragazze del Punto Luce durante il laboratorio di mappatura del quartiere. (Riccardo Venturi per Save the Children)
La dottoressa Lucia Ercoli, fondatrice dell'associazione Medicina solidale, durante un intervento in un campo rom di Roma. Medicina solidale opera dal 2004 in diverse aree della periferia romana a favore delle persine svantaggiate e escluse dall'assistenza sanitaria. (Riccardo Venturi per Save the Children)
Palermo, Zen 2. (Riccardo Venturi per Save the Children)
Sono 1,2 milioni i bambini e gli adolescenti che vivono in povertà assoluta in Italia. L'allarme arriva dai dati contenuti nel nono Atlante dell'Infanzia a rischio presentato da Save The Children. Secondo il dossier, non sono solo le condizioni economiche del nucleo familiare a pesare sul loro futuro. L'ambiente in cui vivono ha un enorme impatto nel condizionare le loro opportunità di crescita e di futuro. Pochi chilometri di distanza, tra una zona e l'altra, possono significare riscatto sociale o impossibilità di uscire dal circolo vizioso della povertà: la segregazione educativa allarga sempre di più la forbice delle disuguaglianze, in particolare nelle grandi città, dove vivono tantissimi bambini, ed è lì che bisogna intervenire con politiche coraggiose e risorse adeguate.
In queste foto, alcune periferie urbane in cui opera Save The Children.
DISUGUAGLIANZE EDUCATIVE
A Napoli, i 15-52enni senza diploma di scuola secondaria di primo grado sono il 2% al Vomero e quasi il 20% a Scampia, a Palermo il 2,3% a Malaspina-Palagonia e il 23% a Palazzo Reale-Monte di Pietà, mentre nei quartieri benestanti a nord di Roma i laureati (più del 42%) sono 4 volte quelli delle periferie esterne o prossime al Grande Raccordo Anulare nelle aree orientali della città (meno del 10%). Ancora più forte la forbice a Milano, dove a Pagano e Magenta-San Vittore (51,2%) i laureati sono 7 volte quelli di Quarto Oggiaro (7,6%).
QUI IL PERCORSO MULTIMEDIALE