"La speranza o è di tutti o non è speranza”. Con queste parole don Luigi Ciotti ha annunciato la sua adesione formale ai progetti di salvataggio in mare nel Canale di Sicilia. Nel suo videomessaggio il sacerdote ha denunciato la “manipolazione delle coscienze e la falsificazione della realtà” che ha portato a una “paura indotta”, dipingendo “i migranti come un pericolo e tacendo sull’enorme responsabilità dell’Occidente”.
Parole d’ordine con cui sono state gettate le basi per i “i decreti sicurezza”, varati “dal precedente governo” e la cui “recente revisione non basta e non è sufficiente a cancellare la vergogna di quella pagina disumana”. Anche per questa ragione don Luigi Ciotti ha reso pubblica la sua adesione a Mediterranea e a sostegno di tutte le organizzazioni umanitarie che svolgono missioni di salvataggio.