Con la banda dell’esercito famiglie e giovani si sono dati appuntamento sulla spiaggia interamente minata di Odessa. Se dovessero sbarcare via mare, i russi dovrebbero passare prima da qui. Dove le famiglie venivano a trascorrere le domeniche in riva al mare ora ci sono chilometri di litorale nel quale sono stati interrati migliaia di ordigni, mentre altre centinaia di mine galleggianti sono state lasciate in acqua, e qualcuna è stata già trascinata dalla corrente fin quasi alla Turchia.
Ma quella andata in scena a Odessa è stata una nuova sfida all’armata russa e a Vladimir Putin, soprattutto allo scopo di mantenere alto il morale della popolazione provata da oltre un mese di bombardamenti.
In un clima di festa e patriottismo, difficile da comprendere quando si è lontani dalla guerra, i militari hanno suonato jazz e swing fino a quando non è arrivato il momento di”Slava Ukraini”, il canto patriottico che ovunque è l’inno di battaglia: “La gloria e la libertà dell'Ucraina non sono ancora morti”.