Il personale della Brigata Aosta, responsabile dal 9 gennaio del settore Lazio-Umbria-Abruzzo nell'ambito dell'Operazione "Strade sicure" ha incontrato oggi Papa Francesco al termine dell'udienza generale. Gli uomini e le donne della Brigata Aosta sono impegnati nel presidio del territorio in coordinamento e sinergia con le Forze dell'Ordine. All'udienza generale erano presenti anche i familiari dei militari giunti dalla sede di Messina.
L’Esercito Italiano conduce l’Operazione “Strade Sicure” su tutto il territorio nazionale dal 4 agosto 2008, per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità. L'operazione è, a tutt’oggi, l’impegno più oneroso dell'Esercito in termini di uomini, mezzi e materiali. I militari svolgono anche servizi di vigilanza a siti ed obiettivi sensibili, inclusi i Centri di accoglienza e ai Centri di identificazione ed espulsione, nonché di perlustrazione e pattugliamento. I militari sono intervenuti con compiti specifici a L’Aquila per il terremoto del 2009, in Val di Susa per la sicurezza dei cantieri Tav, a Napoli e a Caserta per l’emergenza "Terra dei Fuochi" contro i reati ambientali, a Milano per l’Expo 2015. Durante lo svolgimento del Giubileo straordinario della Misericordia (8 dicembre 2015 - 20 novembre 2016) il dispositivo di "Strade Sicure", già attestato sulle 4.800 unità, è stato incrementato di ulteriori 1.500 militari, con il compito di garantire la sicurezza dei siti giubilari e di concorrere al controllo dei valichi di frontiera, porti ed aeroporti. Tale aumento di personale, con la conclusione del Giubileo, è stato mantenuto.
Inoltre, a seguito del sisma che ha colpito il centro Italia, il dispositivo Strade Sicure è stato rimodulato al fine di costituire una specifica task force (circa 500 unità) con il compito di concorrere a garantire la sicurezza delle aree evacuate nelle province di Rieti, Ascoli Piceno, Perugia e Macerata. Risultano attualmente impiegati nell’Operazione “Strade Sicure” circa 7mila donne e uomini dell’Esercito.