La presidente della Commissione Ue, Von der Leyen, in visita ufficiale in Turchia con il presidente del Consiglio Europeo, Michel. Il presidente Erdogan ha offerto la poltrona solo a quest'ultimo, mentre Von der Leyen si è dovuta sedere, a distanza, su un divano - Ansa
Prove di distensione tra Ursula von der Leyen e Charles Michel dopo le tensioni per il «Sofagate». Ieri la presidente della Commissione e il presidente del Consiglio Europeo si sono incontrati per la prima volta dalla visita ad Ankara, sia pure per un incontro di routine. «Alle 17 – aveva annunciato Eric Mamer, capo portavoce della Commissione – si incontreranno nel loro incontro abituale settimanale. Posso assicurarvi che la cooperazione fra Von der Leyen e Michel continuerà nell’interesse della Ue e dei cittadini».
La scorsa settimana Michel aveva cercato di parlare a Von der Leyen al telefono, senza però riuscirci. Mamer però ha voluto sdrammatizzare. «L’incontro tra i due – ha dichiarato – non è avvenuto prima perché la presidente era in Giordania e poi ha preso del tempo da passare con la sua famiglia che non vedeva dalla fine dello scorso anno». Certo è che il capo di gabinetto di Von der Leyen, Björn Seibert, ha scritto al suo omologo al Consiglio Europeo, Frédéric Bernard, per chiedere di trovare un «modus vivendi» sul protocollo, per evitare che si ripetano incidenti analoghi (il Consiglio insiste che i trattati assegnano un grado superiore al presidente Michel, la Commissione lo contesta).
E in serata fonti comunitarie hanno fatto sapere che durante l’incontro Von der Leyen ha chiarito a Michel che non permetterà mai più che si ripresenti una situazione del genere. Oggi Von der Leyen e Michel incontreranno i presidenti dei gruppi politici al Parlamento Europeo. Vari eurodeputati hanno chiesto le dimissioni di Michel.