Un gruppo di sfollati ad Haiti - Ansa
Gli incappucciati lo hanno atteso vicino alla sua residenza, nel cuore di Croix-des-Bouquets, sobborgo alle porte di Port-au-Prince. Quando padre Jeanne-Yves Médidor è uscito, gli si sono gettati addosso e lo hanno caricato sull'auto. Il rapimento del religioso dei chierici di Saint-Viateur è avvenuto venerdì ma la notizia è arrivata ieri.
I sequestri ad Haiti si susseguono in modo incessante al ritmo di quattro al giorno. Responsabili sono le gang. In origine braccio armato di politici e imprenditori locali contro i rivali, ormai le bande sono diventate indipendenti, grazie ai proventi di rapimenti ed estorsioni. E hanno preso in ostaggio il Paese.
L'area di Croix-des-Bouquets è controllata dal gruppo dei 400 Mawzoo, tra le più attive nella cattura di ostaggio. «Mentre pensiamo a padre Yves non dimentichiamo tutti gli altri prigionieri. L'ora è grave», ha commentato padre Dudley Pierre, superiore dei chierici di Saint-Viateur. Tutti ormai sono a rischio, inclusi sacerdoti e religiosi, prima intoccabili per il lavoro di assistenza alla popolazione.