Ansa
Sotto le bombe si celebra la vita: la donna incinta diventata simbolo del bombardamento russo sull'ospedale ostetrico e pediatrico di Mariupol, nel sud dell'Ucraina, ha partorito una bambina, alle 22 di giovedì sera. Quello che si sa finora è poco: sembra però che mamma e figlia stiano bene.
I received an update from a relative of Marianna - a pregnant girl from Mariupol's bombed hospital. They were able to reach her on the phone briefly. Last night at 10pm, Marianna gave birth to a baby girl! They are ok, but it's very cold in Mariupol and the bombing doesn't stop pic.twitter.com/PSLxI6I0zZ
La neo mamma è una blogger e influencer ucraina, si chiama Marianna Podgurskaya, vive nella città assediata e si trovava all'ospedale pediatrico il 9 marzo quando è stato bombardato, poiché incinta da diversi mesi come documentato e visibile anche dal suo profilo Instagram.
Va detto che la stessa foto è stata anche utilizzata da media e dai funzionari russi per affermare prima che all'interno dell’edificio ci fossero solo combattenti ucraini del battaglione Azov e poi sostenere che i feriti sarebbero stati degli attori. In altre parole, stando alla campagna di propaganda russa il bombardamento sarebbe stato "una messa in scena" con "attori come protagonisti", tra cui la stessa Marianna Podgurskaya. Giovedì persino il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov aveva sostenuto che l'ospedale era usato come base dal battaglione Azov e che al suo interno non ci fossero pazienti.
La macchina della disinformazione e della propaganda russa si è messa in moto anche sui social, creando fotomontaggi e post che gridavano alla "fake news": in particolare, c'è stato il caso che ha riguardato la foto di Podgurskaya, incinta e con il volto insanguinato ritratta dal fotografo dell'Associated Press, Evgeniy Maloletka: secondo l'ambasciata russa in Gran Bretagna, anche quella immagine sarebbe un fake: "Si tratta della beauty blogger Marianna Podgurskaya. In realtà ha interpretato i ruoli di entrambe le donne incinte nelle foto". Tesi "sposata" anche dall'ambasciata russa in Italia, che aveva definito "la presunta distruzione dell'ospedale il massimo del cinismo e della campagna di menzogne". Twitter ha poi rimosso le tracce di questi post creati ad hoc per sostenere le tesi russe e smentite anche dai post condivisi da Podgurskaya stessa sul suo profilo Instagram, con foto che ritraevano le varie fasi della sua gravidanza.