Attacco alla centrale elettrica nella diga sul fiume Dnipro nella zona di Zaporizhzhia - Telegram
Tutta l’Ucraina è tornata ad essere sotto tiro di Mosca dal cielo. Notte di missili e droni sull’intero Paese. «E’ stato il più vasto attacco alle infrastrutture energetiche degli ultimi tempi», denuncia il ministro dell’energia, German Galushchenko. Si segnalano interruzioni di corrente in diverse regioni della nazione. E in alcune aree è saltata sia la connessione a Internet, sia il rifornimento di acqua potabile. Si ipotizza che siano milioni le persone al buio.
La città di Kharkiv, con oltre 1,3 milioni di persone che sono tornate ad abitarla dopo due anni di guerra, è la più colpita. Diciotto le esplosioni che si sono sentite nella notte e che hanno fatto saltare le reti strategiche per mettere in ginocchio la seconda città del Paese, distante cinquanta chilometri dal confine con la Russia. Stando al sindaco, non si registrano per adesso vittime ma tutta la metropoli è senza elettricità. L'ipotesi è che siano state danneggiate tutte le centrali della metropoli e dei dintorni, comprese le stazioni di distribuzione che le collegano al territorio. Le Ferrovie di Stato hanno annunciato il black-out lungo le linee ferroviarie della regione ma non lo stop dei treni che continueranno a viaggiare con locomotive diesel al posto di quelle elettriche. Nella sala d'aspetto della stazione di Kharkiv è stato allestito un punto di emergenza per famiglie e bambini.
Ci sono feriti e un morto invece a Zaporizhzhia dove sono state colpite anche abitazioni private. E nella centrale nucleare di Zaporizhzia si è verificata, a causa dei bombardamenti, l’interruzione di una delle linee elettriche che garantiscono il funzionamento dei sistemi di sicurezza dell’impianto. Anche la diga sul fiume Dnipro a Zaporizhzhia, dove si trova la più grande centrale idroelettrica dell’Ucraina, è stata colpita durante l'attacco massiccio, ha reso noto Ukridroenergo, la società elettrica nazionale. La compagnia ha segnalato un incendio nel sito produttivo ma ha affermato che la situazione è sotto controllo. Però, secondo le autorità locali, un bus che stava transitando sulla diga è stato investito dall'esplosione e ha preso fuoco.
A Kiev le stazioni della metropolitana sono state aperte per diventare rifugio anti-missile e punto d’accoglienza: migliaia di persone che ci hanno trascorso la notte. Anche a Kharkiv la metropolitana resta aperta come luogo di protezione, anche se la mancanza di energia ha bloccato i trasporti.
L’allarme è scattato su tutta l’Ucraina intorno alle tre della notte (le due in Italia) e in due terzi delle regioni si è concluso poco fa ma non nelle oblast dell’est dove è ancora in corso. Sono stati 151 gli ordigni lanciati da Mosca, secondo l'Aeronautica militare: 92 quelli abbattuti, di cui 55 droni e 37 missili.
Nell’ovest del Paese, a Khmelnytskyi, il sindaco segnala la distruzione di edifici residenziali e infrastrutture. È stata attaccata di nuovo Kryvyi Rich, nel sud dell’Ucraina, città natale del presidente Zelensky, che è senza elettricità. Anche a Kropyvnytskyi, nel centro del Paese, il sindaco segnala la mancanza di corrente. Annunciata la razionalizzazione dell’energia elettrica nella regione di Sumy, nell’est del Paese, territorio lungo il confine russo e sotto attacco costante negli ultimi mesi. A Leopoli in 55mila sono al buio.