Sandra Parks (dal Milwaukee Journal Sentinel)
Si chiamava Sandra, e già nel nome ricorda Cassandra, la profetessa dell’antica Grecia che, inascoltata, prediceva sventure. Due anni fa aveva messo in guardia dal dilagare della violenza e delle armi, che mettevano a rischio la vita di chiunque nel suo quartiere. Ma a differenza della Cassandra greca, Sandra nutriva una speranza: il male non prevarrà, lo batteremo. We Shall Overcame si intitolava il concorso a cui aveva inviato un suo scritto nel 2016. Si era classificata terza, i suoi genitori conservano la targa. Sandra Parks, 13 anni, di Milwaukee (Wisconsin, Usa), è rimasta uccisa il 19 novembre da una pallottola sparata da fuori mentre si trovava in casa, verso l’ora di cena.
«Talvolta mi siedo in disparte per sfuggire a quello che vedo e che sento ogni giorno» scriveva la ragazzina afro-americana. «Siamo in uno stato di caos. Nella città dove vivo, bambini piccoli sono vittime di una violenza armata insensata». «Senti sempre parlare di qualcuno che muore o di qualcuno che è stato ammazzato da un’arma da fuoco e la gente non pensa di chi era padre o figlio o nipote».
Per l’omicidio sono stati arrestati due uomini, la polizia non ha ancora stabilito se si sia trattato di una pallottola vagante. Tom Barrett, il sindaco di Milwaukee, ha detto che la morte della ragazza «è stata provocata da qualcuno che ha deciso di sparare colpi contro la sua casa».
«I bambini sono vittime della violenza insensata delle armi» scriveva Sandra. «Noi prevarremo quando cominceremo a capire e accettare gli altri, quando elimineremo i commenti negativi e le chiacchiere sugli altri. Prevarremo quando ci ameremo gli uni gli altri e ameremo le persone intorno a noi».
Sandra è stata la dodicesima vittima di omicidio, quest’anno, tra gli studenti della Milwaukee Public School. In sua memoria si è tenuta una veglia, con la famiglia, davanti all'abitazione. Erano presenti una trentina di persone, riporta la Wisconsin Public Radio.