Paura a Istanbul - ANSA
Si è conclusa dopo 9 ore la vicenda dei sette dipendenti della Procter & Gamble (P&G) alle porte di Istanbul che nel primo pomeriggio erano stati presi in ostaggio da un uomo armato che avrebbe agito per protesta a sostegno dei palestinesi contro l'operazione militare israeliana a Gaza. La polizia turca li ha liberati e ha arrestato il sequestratore. «Quando l'uomo è uscito per andare in bagno, le nostre forze di sicurezza hanno effettuato un'operazione senza ferire gli ostaggi», ha detto ai giornalisti il governatore locale Seddar Yavuz, aggiungendo che l'aggressore è stato arrestato.
Sul luogo sono immediatamente accorse le ambulanze, ma anche le squadre speciali e la polizia, che ha chiuso il traffico isolando l'edificio. Contemporaneamente le autorità turche hanno garantito il massimo impegno per evitare tragiche conseguenze, ma anche fatto calare il silenzio sull'accaduto. A rivelare che gli ostaggi erano 7 è stata infatti l'Unione del sindacati, che ha specificato che il sequestratore ha permesso al resto dei lavoratori della fabbrica di lasciare l'edificio. In una foto circolata su internet si vede l'uomo armato di pistola con attorno al torace quella che sembra una cintura esplosiva costruita in modo artigianale.