Donald Trump vuole davvero inviare 100 mila uomini della Guardia nazionale negli Stati al confine con il Messico (e non solo) per rafforzare la lotta contro gli immigrati irregolari?
La Casa Bianca ha smentito l'Associated Press, che ha rivelato in esclusiva il contenuto di un documento di 11 pagine che svela i piani dell'amministrazione Trump, affermando, attraverso il portavoce Sean Spicer, che "non si tratta di un documento della Casa Bianca" e si tratta di informazioni "al 100% non vere".
Questa affermazione è però ambigua. In effetti, il documento non reca il timbro della White House, ma sarebbe stato inviato al segretario per la sicurezza interna e ai più alti funzionari incaricati dell’Immigrazione. Il portavoce del presidente non ha categoricamente negato che tale ipotesi sia mai stata presa in considerazione.
La bozza di memo visionata dall’Ap e ottenuta anche da Avvenire, è stata definita nella serata di venerdì una "versione iniziale" di un documento che stava preparando lo staff del segretario per la Sicurezza interna, John Kelly. È quanto riferisce a Reuters un funzionario del dipartimento per la Sicurezza interna, precisando che la discussione sull'ipotesi della Guardia nazionale è stata bloccata prima ancora che il memo arrivasse sul tavolo di Kelly. Sempre secondo la fonte, il memo per Kelly è ancora in corso di preparazione e verrà ultimato presto.
In passato altre volte era stata adoperata la Guardia nazionale degli Stati Uniti per fronteggiare l’afflusso di migranti, ma le forze preventivate questa volta sarebbero le più alte di sempre. Difficilmente sapremo mai se a fermare il piano sia stata la fuga di notizie o la volontà del presidente, ma di certo l’aver redatto 11 pagine di “memo” per dichiarare guerra ai migranti, lascia aperte molte domande.