Il presidente Usa Donald Trump torna ad attaccare il procuratore deol Russiagate (Ansa)
Il Procuratore speciale del Russiagate, Robert Mueller, è disponibile a ridurre il numero di domande al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, relative all'ipotesi di ostruzione alla giustizia, ma non si accontenterebbe di risposte scritte. Lui vorrebbe incontrare Trump personalmente. È quanto emerge da un
retroscena della Cnn, che cita fonti vicine al negoziato tra la Procura e gli avvocati della Casa Bianca.
Secondo quanto rende noto il Washington Post, citando fonti al corrente dell'inchiesta, prima che Trump inasprisse la sua polemica contro Mueller, con il tweet di ieri in cui dice che il dipartimento della Giustizia dovrebbe porre fine all'inchiesta, lunedì gli inquirenti del Russiagate hanno scritto una lettera in cui assicurano la loro disponibilità a stralciare l'elenco delle domande poste sulla possibile ostruzione alla giustizia, quindi sulle circostanze che hanno portato al licenziamento del direttore dell'Fbi James Comey, per cercare invece di porre le domande rimanenti in forma scritta.
È da dicembre che Mueller cerca di raccogliere una testimonianza di Trump. "Continuano a esserci discussioni in corso. Nulla è stato deciso", si è limitato a commentare uno degli avvocati di Trump, Jay Sekulow. "È una situazione terribile e l'Attorney General Jeff Sessions dovrebbe porre fine a questa caccia alle streghe truccata in questo esatto momento, prima che continui a macchiare il nostro Paese ulteriormente. Bob Mueller è pienamente soggetto a un conflitto di interessi e i suoi 17 democratici arrabbiati che fanno il suo lavoro sporco sono una disgrazia per gli Usa", ha scritto Trump.