Una "completa e totale chiusura"
all'ingresso dei musulmani negli Stati Uniti, fino a quando "i
rappresentanti del nostro Paese non avranno capito cosa sta
succedendo". Una proposta choc nell'America avvolta dalla paura dopo l'attacco a San
Bernardino.
Ancora una volta il candidato per la nomination repubblicana
nella corsa alla Casa Bianca Donald Trump alza il tiro tentando di tirare a sè
un'opinione pubblica spaventata e spiazzata, proprio mentre il
presidente Barack Obama tenta di rassicurare, di invitare
all'unità pur nella consapevolezza del pericolo, della
necessità di restare vigili, insieme con la comunità musulmana
in America, in un appello all'unità contro la paura. E per
questo Obama ha parlato di domenica sera alla nazione dallo
studio ovale, in un intervento sì criticato dai repubblicani,
che hanno tacciato il commander in chief di "debolezza", ma che
non sono arrivati fino a chiedere "misure drastiche" al pari di
Trump.
Il miliardario di New York ha lanciato ieri la sua "sfida" con un
comunicato diffuso dallo staff della sua campagna elettorale:
"Donald J. Trump chiede una totale e completa chiusura
all'ingresso dei musulmani negli Stati Uniti fino a quando i
rappresentanti del nostro Paese non capiscono cosa sta
succedendo", si legge nella nota, che cita uno studio di Pew
Research "tra gli altri, secondo cui c'è grande odio verso gli
americani tra una grande fetta della popolazione musulmana".
Quindi una sfilza di numeri, tra cui uno studio del Center for
Security Policy, un think tank di base a Washington, secondo cui
il 25% degli interpellati hanno sottolineato che la violenza
contro gli americani negli Usa è giustificata come "parte della
jihad globale". Il suo portavoce, Corey Lewandowski,
alla domanda su chi sarebbe oggetto di questa 'restrizionè,
se immigrati o anche studenti e turisti, ha risposto: "Tutti".
Immediata e secca la reazione della Casa Bianca: le parole di
Donald Trump "sono totalmente contrarie ai nostri valori come
americani, ma anche contrari alla nostra sicurezza", ha detto il
consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Ben
Rhodes interpellato dalla Cnn. Coro unanime di condanna anche da parte degli altri candidati in corsa per la nomination, sia democratici che repubblicani.
Intanto dall'Egitto l'autorità egiziana che emette
gli editti religiosi (fatwa), la "Dar el Iftaa" del Cairo ha
aspramente criticato le dichiarazioni fatte ieri sera dal
candidato Trump. Sono "dichiarazioni senza senso
perché l'Islam è per la coesistenza e la cooperazione tra gli
esseri umani. È ingiusto che i musulmani siano puniti per colpa
di un gruppo terrorista i cui atti criminali sono ripudiati
dalla Sharia. Il terrorismo e l'estremismo non possono essere
limitati ad una religione precisa o ad uno Stato in
particolare".