L'ospedale di Miryang devastato dalle fiamme (Ansa)
È di 41 morti e 79 feriti, di cui nove in gravi condizioni, il bilancio dell'incendio che si è sviluppato al pronto soccorso dell'ospedale di Miryang, in Corea del Sud, a circa 380 chilometri della capitale, Seul. Il numero delle vittime potrebbe crescere, ha spiegato l'agenzia di stampa sudcoreana, Yonhap. Il presidente Moon Jae-in, ha convocato una riunione di emergenza per coordinare gli aiuti e «prendere tutte le misure necessarie» per salvare il maggiore numero di persone. Moon ha chiesto indagini per verificare il prima possibile la causa dell'incendio e prevenire che tragedie come quella di oggi possano ripetersi in futuro.
Le fiamme si sono sviluppate attorno alle 7.30 di questa mattina, ora locale, al pronto soccorso della struttura e sono state domate circa tre ore dopo. «Due infermiere hanno detto di aver visto un incendio scoppiare improvvisamente nel pronto soccorso», ha riferito il capo dei pompieri Choi Man-Woo.
Le immagini dell'incendio mostrano denso fumo grigio uscire dalla struttura. La causa principale della morte è stata l'inalazione di gas tossici, secondo quanto hanno spiegato i vigili del fuoco intervenuti sul posto.
Il premier sudcoreano Lee Nak-yon ha chiesto «la massima chiarezza» e disposto un'indagine immediata sulle cause dell'incendio. Visitando la sala operativa dei soccorsi istituita nel municipio di Miryang, Lee ha notato che «ci sono domande alle quali dare risposte, a partire da come danni così gravi siano maturati in così poco tempo. Dobbiamo offrire spiegazioni convincenti all'opinione pubblica in modo dettagliato e trasparente, determinando le responsabilità».