Corteo blindato a Parigi per la decima manifestazione dei sindacati contro la riforma del lavoro. Ma non si sono ripetuti i gravi incidenti della precedente manifestazione del 14 giugno. Prima ancora dell'inizio, 95 persone sono state fermate perché trovate in possesso di oggetti contundenti. Hanno sfilato per quasi due chilometri, completamente presidiati dalla polizia, tra le 20mila, come dichiarato dalle autorità, e le 60mila persone, secondo i dati della Cgt (Confederazione generale del lavoro). Qualche atto di vandalismo si è registrato a Rennes, dove manifestanti hanno rotto vetrine al loro passaggi. ​​Ingente dispositivo di sicurezza. Duemila agenti mobilitati, controlli all'ingresso, rigida perquisizione di zaini e borse di ogni manifestante: sono solo alcune delle precauzioni messe in campo dalla prefettura di Parigi per garantire il pacifico svolgimento del corteo partito alle 15.15 dalla piazza della Bastiglia e tornato lì dopo un percorso circolare di circa 1,6 km intorno al vicino Bassin de l'Arsenal. 95 persone sono state fermate. La maggior parte di loro aveva oggetti utilizzabili come proiettili da lancio, uno trasportava sostanze stupefacenti e un altro era nella lista delle persone a cui era "vietato comparire" sul luogo del corteo. Dopo aver annunciato un divieto di sfilare, le autorità avevano accettato ieri di autorizzare la manifestazione, ma su un percorso ridotto e con un dispositivo di sicurezza aumentato, che prevede in particolare un filtraggio delle persone a margine del percorso, con controlli alle borse. Per un centinaio di individui a rischio è scattato il divieto di partecipare alla marcia. Smontati i cartelli, le pensiline nei bus, protetti gli impianti pubblicitari, le forze dell'ordine hanno fatto di tutto per scongiurare la furia dei casseurs. Mentre i sindacati sono stati invitati a rafforzare il loro servizio d'ordine. Una barriera di ferro come quella per l'accesso agli stadi è stata montata dalla polizia all'imbocco delle strade e dei boulevard che si immettono su place de la Bastille.Oggetto del contendere la "Loi Travail", la legge sul lavoro. Fin dalla presentazione del progetto, il 17 febbraio, il dispositivo non è piaciuto perché prevede maggiore facilità di licenziamento, allungamento dell'orario di lavoro e remunerazione degli straordinari. Una petizione online è stata firmata da oltre 1,3 milioni di persone. Sulla riforma del lavoro "andremo fino in fondo" ha assicurato il presidente francese, François Hollande.