giovedì 24 ottobre 2019
Ricercatori dell'università di Richmond hanno insegnato ad alcuni topini a guidare delle automobiline costituite da piccoli contenitori di plastica. E a sorpresa sono più rilassati
Un frame del video dell'università di Richmond

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Imparare una nuova competenza abbastanza complicata, come guidare un’auto, può essere un mezzo per rilassarsi e magari anche una cura per guarire da una malattia mentale. È la conclusione alla quale sono giunti gli scienziati dell’università americana di Richmond, in Virginia, che sono riusciti a insegnare ad alcuni topi a manovrare una piccolissima automobile fatta con barattolini di plastica.

Lo studio è stato descritto dalla rivista scientifica “New Scientist”. I ratti ricevevano come ricompensa pezzi di cereali se, schiacciando con le zampine alcuni fili di metallo, collegati a un circuito elettrico, riuscivano a far avanzare l’automobilina o a spingerla a destra e a sinistra.

I ricercatori collocavano il cibo ricompensa a distanze sempre più lontane e, col passare dei giorni, i piccoli roditori diventavano abili autisti. “I topi hanno imparato a guidare l’automobilina in modi originali e si impegnavano in percorsi che non avevano mai provato prima per raggiungere la ricompensa costituita dal cibo”, ha dichiarato Kelly Lambert, una delle ricercatrici.

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L’impegnativo compito rilassava i ratti. Gli scienziati lo hanno stabilito attraverso le feci dei topini, esaminando i livelli dei due ormoni che misurano lo stress, il corticosterone che segnala le situazioni di difficoltà mentale e il deidroepiandrosterone che fa da antidoto allo stress. Quando i topini guidavano, la quantità del secondo ormone nelle feci aumentava, un segnale chiaro che impegnarsi nel lavoro di autisti aveva un effetto positivo sul loro cervello. I topi erano più rilassati quando guidavano rispetto a quando venivano portati in giro, come passeggeri, in automobiline telecomandate.

L’esperimento dimostra che I cervelli dei topi, che sono considerati molto simili a quelli umani, sono più flessibili di quanto si è pensato fino ad oggi. Anche in precedenti esperimenti lo stesso team di scienziati aveva dimostrato che i ratti si rilassano imparando compiti complicati come disseppellire cibo che era stato nascosto sotto terra.

“E’ la stessa sensazione piacevole di autorealizzazione che provano gli esseri umani quando imparano a fare qualcosa di nuovo”, ha spiegato Kelly Lambert, “Sono convinta che i ratti sono più intelligenti di quanto pensi la maggior parte delle persone”.

La ricerca apre nuove prospettive per gli scienziati, che intendono vedere qual è il collegamento tra malattie come il morbo di Parkinson e le competenze motorie e la consapevolezza dello spazio. Anche l’impatto della depressione sulla motivazione sarà un’altra area da esplorare. Da oggi i test ai quali i ratti verranno sottoposti diventeranno più complicati e gli scienziati intendono studiare come I topi hanno imparato a guidare, perché questa attività li rilassa e quali aree del loro cervello sono coinvolte.

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