Paul McAuley, missionario ucciso in Perù
Un missionario britannico di 71 anni, Paul McAuley, è stato ritrovato morto ieri nella Comunidad Estudiantil Intercultural a Iquitos, nella regione nord-orientale amazzonica del Perù vicina al confine con il Brasile. McAuley faceva parte della congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, l’ordine dei Lassalliani. McAuley viveva nella struttura in cui è stato ritrovato ucciso. Ha speso la sua vita a favore dell’educazione dei giovani indios e in difesa delle culture indigene e della difesa dell’ambiente.
Nel 2010 il governo peruviano aveva emesso nei suoi confronti un decreto di espulsione, accompagnato, secondo quanto ha riferito Mondo e Missione, “da una campagna diffamatoria sui media locali che lo dipingevano come un «attivista Tarzan», un «prete gringo incendiario» e persino un «terrorista bianco». Alla fine però la giustizia peruviana aveva dato ragione a McAuley: un tribunale aveva annullato il decreto e il religioso era potuto restare nel Paese”. La Conferenza episcopale peruviana ha chiesto alle autorità di indagare sull’omicidio.