Trentaquattro
migranti, tra i quali 20
bambini, sono morti la scorsa settimana nel
deserto del
Niger,
mentre cercavano di raggiungere la vicina
Algeria, divenuta una
destinazione privilegiata dei migranti subsahariani verso
l'Italia. L'hanno riferito oggi autorità del paese africano.
"Hanno trovato la morte
34 persone, tra le quali cinque uomini,
nove donne e 20 bambini, nel loro tentativo di attraversare il
deserto", ha indicato il ministero dell'Interno del Niger in un
comunicato. "Sono probabilmente morti di sete - ha precisato una
fonte di sicurezza - come è spesso il caso e sono stati ritrovati
vicino ad
Assamaka", un posto di frontiera tra il Niger e
l'Algeria.
Secondo
l'Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim), il
Niger è una delle principali rotte migratorie "verso l'Unione
europea" e "in particolare verso l'Italia". Il 60 per cento dei
migranti che attraversano la
Libia per raggiungere l'Europa
attraverso il Mediterraneo centrale "sono passati per il Niger".
I migranti sono stati abbandonati "dai passeur" (i trafficanti di uomini) nel corso della
"settimana tra il 6 e il 12 giugno 2016", spiega il comunicato.
Solo due corpi sono stati identificati, una coppia di nigeriani
di 26 anni.