La mostra all'Ad Museum - Ansa
La «guerra non ha il volto di donna», scrive la Nobel Svetlana Alexievich. Al contrario, la forza femminile può e deve diventare motore per costruire pace. Restituire alle donne il ruolo di protagoniste nello sviluppo civile è l'obiettivo di Women for justice, iniziativa artistica di Claudia Conte inaugurata a Milano in occasione della Giornata internazionale della Giustizia. Attraverso una serie di immagini dell'ucraina Tetyana Erhart e delle afghane Fatimah Hossaini, Roya Heydari, Tahmina Alizada e Sahraa Kerimi, si snoda una narrazione alternativa del potere femminile di trasformare anche i contesti più estremi.
L'inaugurazione dell'iniziativa - Ansa
Di fronte a conflitti brutali che colpiscono ancora più duramente le donne, «abbiamo l'obbligo morale di aiutarle a recuperare il ruolo di soggetti, dotati di volontà, pensieri, parole e sguardo», spiega Claudia Conte, imprenditrice culturale da sempre impegnata in difesa della libertà femminile. Inaugurata dalla ministra Fabiana Dadone, dagli assessori regionali e comunali Alessandra Locatelli e Tommaso Sacchi, dalla presidente di commissione Diana De Marchi e dal console ucraino a Milano Andrii Kartysh, l'esposizione resterà fino al 31 luglio all'Adi Desing Museum del capoluogo lombardo.