Nuova provocazione della Corea del Nord che ha lanciato missili a corto raggio. Lo hanno reso noto i capi di stato maggiore di Seul. Il Nord "ha lanciato un numero di missili dalla penisola di Hodo vicino alla città della costa orientale di Wonsan in direzione Est alle 9:06", è stato precisato, spiegando che le autorità di Seul e di Washington "stanno analizzando le caratteristiche del razzo". La penisola di Hodo è già stata utilizzata nel 2016 anche per un test di missili balistici Musudan/Hwasong.
È la seconda provocazione del dittatore nordcoreano Kim Jong-un dal fallimento del vertice di Hanoi, in Vietnam, con il presidente americano Donald Trump. Kim, lo scorso 17 aprile ha annunciato di aver supervisionato il test di "una nuova arma tattica", definendo l'evento "di grande importanza". Kim aveva definito ostile l'atteggiamento Usa ad Hanoi minacciando azioni "corrispondenti". Quello odierno è il primo lancio di missili da parte della Corea del Nord da oltre un anno: l'ultimo test risale al novembre del 2017.
All'inizio di questa settimana settimana il vice ministro degli Esteri nordcoreano Choe Son Hui aveva minacciato "esisti indesiderati" se Washington non avesse cambiato rotta sulle sanzioni economiche.
Il missile a medio raggio odierno verso il Mar del Giappone è stato lanciato all'indomani del monito del ministro degli Esteri di Seul Kang Kyung-wha, che ha chiesto a Pyongyang "una denuclearizzazione visibile, concreta e sostenibile" in cambio di un allentamento delle sanzioni.
Proprio ieri Trum e Putin hanno parlato al telefono anche della questione coreana e il leader del Cremlino ha riferito in una lunga telefonata al collega della Casa Bianca l'esito del suo incontro a Vladivostock, la scorsa settimana, con il dittatore nordcoreano che sembra sempre più intenzionato a "giocare su due tavoli": quello Usa e quello di Mosca.