L’incontro fra Joe Biden e papa Francesco è stato osservato con attenzione dai cattolici americani, non solo perché per la seconda volta nella storia un presidente Usa cattolico si è trovato faccia a faccia con il capo della Chiesa di Roma, quasi 60 anni dopo che John F. Kennedy venne ricevuto da Paolo VI. È piuttosto la tensione esistente fra il capo della Casa Bianca e la Chiesa statunitense ad amplificare la portata dell’evento. Fra meno di tre settimane, infatti, i vescovi si riuniranno a Baltimora per la loro assemblea plenaria d’autunno, e uno dei punti principali all’ordine del giorno sarà un documento sulla «coerenza eucaristica».
Un riferimento a cui ieri, a detta del presidente che aveva visto Francesco già nell’aprile 20176 quanto era vice di Obama, è stato fatto nel colloquio: «Il Papa – ha riferito – era felice che fossi un buon cattolico e che continuassi a ricevere la Comunione».
In particolare, il documento dei vescovi esaminerà l’opportunità di negare la Comunione ai personaggi pubblici, in particolare politici, che sostengono l’aborto. Sebbene il testo con ogni probabilità non menzionerà Biden per nome, molti osservatori vedono nella sua stessa stesura un chiaro messaggio di rimprovero di una parte non piccola dell’episcopato americano (non tutti i vescovi erano d’accordo nello stilarlo) al presidente.
Per Biden si tratta di un momento delicato. Non è la prima volta che il capo della Casa Bianca, che si definisce un cattolico praticante e che parla spesso della sua fede come fondamento della sua vita, si trova sotto esame da parte dei vertici della Chiesa americana. Nel 2019, un sacerdote della Carolina del Sud si rifiutò di offrire la comunione a Biden a causa della sua posizione a favore dell’interruzione di gravidanza. E all’indomani dell’insediamento di Biden alla Casa Bianca, nel gennaio 2020, e dopo che la ripresa del finanziamento pubblico a Ong che forniscono informazioni sulle interruzioni di gravidanza, i vescovi Usa avevano richiamato il presidente sull’importanza della difesa del nascituro.
Papa Francesco e Joe Biden - Ansa / Vatican Media
«È grave che uno dei primi atti ufficiali del presidente promuova attivamente la distruzione di vite umane nelle nazioni in via di sviluppo – recitava una nota –. Quest’ordine esecutivo è antitetico alla ragione, viola la dignità umana ed è incompatibile con l’insegnamento cattolico».
La Santa Sede ha già invitato i vescovi statunitensi alla cautela nel prendere posizioni che rischiano di essere strumentalizzate politicamente. «Non ho mai rifiutato l’Eucaristia a nessuno», ha detto papa Francesco ai giornalisti nel settembre 2021, esortando i presuli Usa a pensare alla questione «come pastori». Di recente la posizione di Biden pro-libera scelta della donna è venuta alla ribalta a causa della sua opposizione a una legge del Texas che proibisce l’aborto dopo circa sei settimane di gestazione. Il presidente Usa ha dato ordine al dipartimento alla Giustizia di fermare in qualsiasi modo la misura.
In realtà, nessuno si aspettava che ieri dal Vaticano sarebbero emersi commenti pubblici del Papa sui dibattiti sull’aborto negli Usa o sul documento sulla comunione. Gli osservatori dubitavano anche che l’antagonismo di parte dei vescovi nei confronti di Biden sarebbe emerso nel corso della «conversazione privata». Ma i cattolici americani continueranno a studiare per giorni ogni elemento dell’incontro in cerca di indizi della posizione del Papa in quello che si sta delineando come un braccio di ferro fra il secondo presidente cattolico Usa e una parte della «sua» Chiesa.
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