giovedì 5 maggio 2022
Con un patrimonio stimato dagli oppositori in circa 4 miliardi di dollari, anche il patriarca di tutte le Russie è a rischio di sanzioni
Il patriarca Kirill con Vladimr Putin

Il patriarca Kirill con Vladimr Putin - ANSA/ALEXEI DRUZHININ/SPUTNIK/KREMLIN / POOL MANDATORY CREDIT

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Con un patrimonio stimato dagli oppositori in circa 4 miliardi di dollari, anche il patriarca di tutte le Russie Kirill è a rischio di sanzioni. Le ricchezze del capo della Chiesa ortodossa russa potrebbero essere sovrastimate, ma qualcosa gli investigatori finanziari di Bruxelles hanno trovato.

Nel 2020 la rivista Forbes, che di patrimoni se ne intende, aveva pubblicato uno studio firmato da David Satter, fra l’altro ricercatore presso la scuola di studi internazionali "Johns Hopkins". Le sorprese non mancano.

Kirill, che prima era metropolita di Smolensk, è succeduto al patriarca Alessio II. Dagli archivi dell’Urss era emerso che sia Alessio che Kirill erano prima stati agenti del Kgb, il servizio segreto nel quale si era formato anche Vladimir Putin.

Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, la Chiesa ortodossa ha ricevuto privilegi ufficiali tra cui il diritto di importare alcol e tabacco esenti da dazi. Negli anni in cui Kirill era a capo del dipartimento delle relazioni ecclesiastiche estere, il patriarcato aveva incamerato 75 milioni di dollari all’anno a partire dal 1995. Tra i beni a sua disposizione vi sarebbe una villa a Gelendzhik sul Mar Nero, vicina a quella di Putin. Oltre a uno yacht sul quale è stato anche fotografato.

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