Le proteste a Bishkek - Ansa
Il Kirghizistan di nuovo nel caos. La Commissione elettorale centrale del Kirghizistan ha dichiarato non valido l'esito delle elezioni parlamentari del 4 ottobre. "In relazione a numerose violazioni durante il voto e il periodo pre-elettorale, in una riunione dei membri della Commissione elettorale centrale è stata presa la decisione di dichiarare le elezioni non valide", ha dichiarato il servizio stampa della commissione alla TASS. Immediata la reazione popolare. I sostenitori dei partiti di opposizione hanno sequestrato diversi edifici governativi nella capitale del Paese, liberato l'ex presidente dal carcere e annunciato piani per estromettere l'attuale presidente e formare un nuovo governo. Il capo di Stato Sooronbai Jeenbekov ha accusato "alcune forze politiche" di aver cercato di "prendere illegalmente il potere" e ha esortato l'opposizione a fermare le manifestazioni. Le proteste di massa nella capitale Bishkek e in altre città sono scoppiate dopo che le autorità hanno annunciato i primi risultati delle elezioni parlamentari di domenica che hanno attribuito la maggioranza dei voti a due partiti legati alle élite al potere, accusati di brogli.
Lunedì sono scesi in piazza i sostenitori di una decina di partiti dell'opposizione, chiedendo la cancellazione del voto e nuove elezioni. La polizia si è mossa per disperdere la folla con cannoni ad acqua, gas lacrimogeni e granate. Almeno 590 persone sono rimaste ferite negli scontri con la polizia e una persona è morta, ha riferito l'agenzia di stampa Interfax, citando il ministero della Salute del Kirghizistan. La violenta repressione non è riuscita a frenare i disordini e durante la notte i manifestanti hanno fatto irruzione nel complesso governativo che ospita sia il Parlamento che l'ufficio presidenziale. Interfax ha riferito che i sostenitori dell'opposizione hanno preso il controllo anche del municipio di Bishkek. Un altro gruppo di manifestanti si è recato al Comitato statale per la sicurezza nazionale del Kirghizistan, chiedendo di liberare l'ex presidente Almazbek Atambayev, che è stato condannato per corruzione all'inizio di quest'anno e condannato a 11 anni e due mesi di prigione. Gli agenti di sicurezza hanno rilasciato Atambayev dopo i negoziati con i manifestanti. Membri di diversi partiti di opposizione hanno annunciato piani per estromettere Jeenbekov e creare un nuovo governo. "Intendiamo chiedere le dimissioni di Sooronbai Jeenbekov dal suo incarico", ha detto a Interfax Maksat Mamytkanov, membro del partito Chon Kazat, aggiungendo che anche i partiti di opposizione insistono per adottare una nuova costituzione. Jeenbekov da parte sua ha esortato i leader dei partiti di opposizione a "calmare i loro sostenitori e a portarli via" dalle strade. "Ho proposto alla Commissione elettorale centrale di indagare a fondo sulle violazioni (segnalate durante le elezioni parlamentari) e, se necessario, annullare i risultati del voto", ha detto il presidente del Kirghizistan, "chiedo a tutte le forze (politiche) di mettere il destino del paese al di sopra delle loro ambizioni e di tornare (ad agire) nel rispetto della legge", ha detto Jeenbekov.