lunedì 6 maggio 2019
Da stamani è in atto la tregua tra Hamas e l'esercito israeliano. Uccisi 25 palestinesi e 4 israeliani, centinaia i feriti
Un attacco su Gaza City (Ansa)

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Tregua in atto tra Israele e Hamas dalle 7 di stamani ora locale (le 6 in Italia), dopo la più grave escalation di violenza tra palestinesi e israeliani dalla guerra di Gaza del 2014. Sono stati 25 i morti tra i palestinesi (tra cui due donne incinte e un neonato) e 4 tra gli israeliani, dopo che oltre 700 razzi e colpi di mortaio sono partiti da Gaza, seguiti da dure rappresaglie, con raid aerei e forze di terra, da parte di Israele. Oltre cento i feriti da entrambe le parti. La Jihad islamica ha annunciato la morte di otto dei suoi miliziani e Hamas di due combattenti. Fonti israeliane stimano invece in 15 i miliziani uccisi.

Tra i morti c'è anche un comandante di Hamas, il 34enne Hamad al-Khodori, accusato dalle forze di sicurezza israeliane di essere l'anello di collegamento con l'Iran per far entrare il denaro della Repubblica islamica nella Striscia di Gaza attraverso la sua rete di cambi valuta nell'enclave palestinese.

La tv israeliana, citando fonti palestinesi, ha riferito che Israele si sarebbe impegnata a realizzare entro una settimana tutti gli accordi concernenti la tregua con Gaza e che in merito ci sono garanzie dell'Onu e dell'Egitto. Il cessate il fuoco, secondo quanto riporta il quotidiano israeliano Haaretz, sarà reciproco. La Radio militare ha detto che l'accordo indiretto è stato raggiunto grazie all'intervento dell'inviato dell'Onu Nickolay Mladenov.

Sono già tre i conflitti combattuti da Israele nella Striscia di Gaza: nel 2008-2009 (operazione Piombo fuso), nel 2012 (operazione Pilastro di difesa) e nel 2014 (operazione Margine di Protezione). L'ultimo durò 50 giorni e lasciò sul terreno oltre 2.200 morti, in un clima di acredine per una serie di odiosi rapimenti e uccisioni di adolescenti, da entrambe le parti.

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