martedì 30 luglio 2013
​A Londra si accende il dibattito per la campagna promossa dal ministero dell'Interno: «Nel Regno Unito illegalmente? Vai a casa o sarai arrestato» si legge sui volantini. Il Guardian: «Toni che rievocano i graffiti razzisti degli anni 70».
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​È polemica in Regno Unito per la campagna contro l'immigrazione irregolare lanciata nei giorni con in sei distretti di Londra dal Ministero dell'Interno. «Nel Regno Unito illegalmente? Vai a casa o sarai arrestato» si legge nei volantini e nella scritta che campeggiava sui due camioncini che circolavano la scorsa settimana nei quartieri scelti per il progetto pilota. Un'iniziativa che ha scatenato dure critiche e creato spaccature all'interno del Governo. «La campagna - scrive il Guardian - è stata ampiamente criticata perchè il duro messaggio “Go Home” rievoca i graffiti razzisti comuni negli anni 70». Nel testo della campagna, sotto il messaggio “Go home or face arrest” si legge un invito agli immigrati in situazione irregolare a mandare un messaggio a un numero dedicato con “Home” per ricevere assistenza e aiuto con i documenti di viaggio per la ripatriazione.Il ministro per le attività produttive, Vince Cable, membro del Partito liberaldemocratico, socio di governo dei conservatori del primo ministro David Cameron, ha dichiarato in una intervista che la campagna è «stupida e offensiva». Persino Nigel Farage, leader del partito anti-immigrazione UKIP (Partito per l'Indipendenza del Regno Unito) l'ha definita «sgradevole». Ma ieri il portavoce di Downing Street ha ripetuto che il progetto pilota «sta funzionando» e non ha escluso che si estenda a tutto il paese. E il Daily Mail pubblica un articolo a firma del ministro per l'Immigrazione Mark Harper che si intitola «Razzismo? Non è razzismo chiedere alle persone che si trovano qui illegalmente di lasciare il paese».
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