mercoledì 12 giugno 2024
«Da domenica stanno cadendo le maschere» attacca il presidente. Poi detta la strategia: una «federazione di progetti» contro gli estremisti, «dialogare fuori dalla maggioranza», e reattori nucleari
Il presidente francese Emmanuel Macron durante la conferenza stampa a Parigi

Il presidente francese Emmanuel Macron durante la conferenza stampa a Parigi - Fotogramma

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«Da domenica, stanno cadendo le maschere. È una prova di verità» ha detto il presidente Emmanuel Macron, aprendo la sua conferenza stampa a Parigi. «Si vede la differenza fra chi difende i propri interessi e chi difende quelli comuni», ha aggiunto. Dopo i risultati delle europee e la congiuntura politica «la situazione politica imponeva uno scioglimento" ha detto Macron. «Solo lo scioglimento consente il chiarimento delle cose», ha aggiunto.

Un esordio ficcante, per spiegare il suo piani di battaglia da qui al voto del 30 giugno. Macron, in primis, ha accusato i radicali di sinistra de La France Insoumise di "aver creato un disordine costante" e "preoccupante" in Assemblée Nationale rendendo "meno leggibile l'azione e impedendo di costruire coalizioni stabili". L'estrema destra, invece, nella sua campagna elettorale per le Europee, si è "resa colpevole di antisemitismo".

Una "federazione di progetti" per sconfiggere gli estremismi. Ed ecco, in questa fortissima polarizzazione, la strategia di Emmanuel Macron: una "federazione di progetti" con tutti gli esponenti politici che "non si riconoscono nella febbre estremista" e che "possono lavorare per costruire, governare la Francia, per la Repubblica". I partiti estremi in Francia possono fare alleanze che "sono solo bricolage politico" perché su tutti i temi importanti quali Ucraina, Medio Oriente, nucleare, energia, hanno posizioni opposte. Da qui l'appello di Macron ai francesi a "respingere gli estremi". Una critica, dunque, alle "alleanze fai da te" tra destra e sinistra, mentre difende l'operato del suo governo: "Non siamo perfetti. Non abbiamo fatto tutto bene, ma abbiamo dei risultati".

Dialogare con personalità e forze fuori dalla maggioranza. Con questa base, la prospettiva di Renaissance, la su aforza politica, è di "andare a dialogare con personalità e forze che oggi non ne fanno parte", ipotizzando un allargamento del governo alle forze moderate. I blocchi estremi, siano essi di estrema destra o di estrema sinistra, per Macron rappresentano "un rischio di impoverimento per il Paese".

"Decisioni forti" e otto nuovi reattori nucleari. Macron propone nuovi "perimetri" politici ma anche "decisioni forti", come la costruzione di otto nuovi reattori nucleari "indispensabili alla transizione" alla decarbonizzazione. "L'estrema destra ci spiega che dobbiamo scegliere fra ambientalismo ed economia. Si tratta di una rinuncia al progetto ambientalista. L'estrema destra è questo e questo è la destra che si allea all'estrema destra", ha affermato Macron. L'estrema sinistra d'altronde, propone "una politica di detassazione totalmente irragionevole" e una "politica di uscita dal nucleare, ancora difesa da una maggioranza di coloro che costituiscono oggi questa alleanza". "L'uscita dal nucleare "rappresenta l'impossibilità di seguire un percorso ambientalista credibile e l'indebolimento del Paese", ha concluso Macron.

"La destra repubblicana volte le spalle a De Gaulle e Chirac". E per finire una dura stoccata a Rassemblement national, e in particolare al suo presidente Eric Ciotti che, senza consultare i suoi deputati, ha annunciato una intesa elettorale con il partito di Marine Le Pen. "La destra repubblicana, almeno colui che la guida, si è alleata per la prima volta con l'estrema destra. E parlo dell'estrema destra, del Rassemblement National, voltando le spalle in poche ore all'eredità del generale de Gaulle, di Jacques Chirac e di Nicolas Sarkozy", ha detto Macron. "Non farò campagna per le legislative", ha precisato il presidente francese, come "non l'ho fatta nel 2017 e nel 2022". Una scelta imposta dal suo ruolo istituzionale, anche se "nel contesto che stiamo vivendo, è importante indicare la rotta e dare un metodo". E poi, un ultimo appello direttamente agli elettori: Macron dice di aver ascoltato il messaggio di "collera" inviato dai francesi nelle elezioni europee di domenica scorsa e si appella ora alla "responsabilità" di tutti.

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