mercoledì 21 febbraio 2024
Le vittime di stragi a scuola (con le voci rifatte dall'Intelligenza artificiale) chiamano i deputati americani: stop alle vendite di fucili e pistole
Una manifestazione contro le armi davanti alla Casa Bianca

Una manifestazione contro le armi davanti alla Casa Bianca - Ansa

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“In parole semplici” marca una serie di contenuti pubblicati sull'inserto per bambini di Avvenire del giovedì, Popotus, che possono essere curiosi e interessanti anche per i lettori adulti. Con il vantaggio, non di poco conto, di risultare facilmente comprensibili. Li proponiamo ciclicamente, in base agli argomenti trattati, nelle sezioni tematiche del nostro sito.


«Ciao, sono Uziyah. Amo i videogiochi, far ridere i miei amici, saltare sul trampolino. Sono in quinta elementare, o almeno lo ero quando un uomo con un mitragliatore ci ha ammazzati tutti. Non bastano 21 morti per fermare questa violenza?». Immaginate di ricevere una telefonata così: un bel colpo allo stomaco, vero? È l’effetto sperato: scuotere la coscienza dei tanti politici americani che non si impegnano o, addirittura, si oppongono a mettere un freno alla vendita delle armi, che negli Usa si comperano (e si usano) con estrema facilità.

Senatori e deputati del Congresso – che è l’equivalente del nostro Parlamento – stanno ricevendo la chiamata da cinque bambini o ragazzi uccisi in una delle troppo frequenti stragi nelle scuola, la cui voce è stata ricostruita grazie all’intelligenza artificiale: promotori dell’iniziativa sono i genitori di Joaquin Olivier, morto insieme ad altri 16 studenti e insegnanti nel corso della sparatoria in un liceo di Parkland, in Florida. Nel 2023, oltre 43mila persone hanno perso la vita negli Stati Uniti colpiti da un’arma da fuoco, la prima causa di morte tra i minori.

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