Olaf Scholtz - Ansa
Cittadinanza tedesca più rapida ma anche nuove regole per inasprire l’accoglienza dei richiedenti asilo. Il Bundestag, giovedì 19 gennaio, ha di fatto approvato una legge che facilita il respingimento ai confini e l'espulsione dei migranti, la cui richiesta di asilo è stata rifiutata dalle autorità giudiziarie e degli uffici d’immigrazione della Repubblica federale tedesca. Il provvedimento aumenta la durata massima della custodia cautelare di un residente irregolare da 10 a 28 giorni. Autorizza inoltre le perquisizioni domiciliari alla ricerca di documenti che rivelino con certezza l'identità di un migrante. Allo stesso tempo, il governo di Berlino allarga le opportunità riconosciute ai migranti regolari, con l'obiettivo di favorire l'integrazione e iniettare lavoratori qualificati in un'economia in recessione. Il Bundestag ha anche approvato una misura che rende meno stringenti i criteri per ottenere la cittadinanza in Germania. La nuova legge consentirà di ottenere la nazionalità tedesca più rapidamente, estendendo anche il diritto ad avere il doppio passaporto, finora riservato ai soli cittadini Ue e svizzeri.
Basteranno cinque anni di residenza in Germania, e non più gli 8 necessari finora, per chiedere la cittadinanza tedesca. Con questa riforma «diciamo a tutti coloro che vivono e lavorano in Germania, spesso da decenni e che rispettano le nostre leggi, che qui sono a casa», ha commentato il cancelliere Olaf Scholz. Entrambi i provvedimenti sono stati aspramente criticati dall’opposizione, dall’ultradestra di Afd ma anche dall’Unione democristiana Cdu/Csu. Sono giunte anche critiche da rappresentanti dei tre partiti di governo, in particolare da Verdi e socialdemocratici alle nuove misure che dovrebbero limitare l’immigrazione irregolare. l nuovo pacchetto di leggi su richiedenti asilo e concessione più rapida della cittadinanza rischia di spaccare ulteriormente politica ed opinione pubblica. «Chi non ha il diritto di rimanere in Germania deve lasciarla», ha sottolineato, intervenendo al Bundestag prima della votazione, il ministro dell'Interno, Nancy Faeser (Spd).
La ministra socialdemocratica ha aggiunto che il numero di rimpatri, prima dell‘approvazione di queste misure restrittive, era già aumentato del 27 per cento arrivando a 16.430 durante l’anno scorso. Sempre nel 2023, secondo l’ufficio federale dell’immigrazione, in tutto il Paese sono state presentate 329.120 richieste di asilo. Ora in base alla nuova normativa, tutti i migranti, a cui non sarà riconosciuto lo status di richiedente asilo, rischiano l‘espulsione dalla Germania.